Classic Wednesday – Primo Dottore

Prima stagione

Benvenuti a questa nuova rubrica dal titolo #classicwednesday!
Per un motivo o per l’altro, molti Whovian non sono (ancora) riusciti a gustarsi le prime 26 stagioni della serie. Che sia per questione di tempo, di intolleranza agli effetti speciali retrò o difficoltà a reperire gli episodi stessi, abbiamo deciso di raccontarveli noi!

Oggi inizieremo con AN UNEARTHLY CHILD, la primissima avventura del Dottore apparsa sullo schermo.

Anni Sessanta, Coal Hill School, Londra: Ian Chesterton e Barbara Wright sono due insegnanti, che si trovano a discutere di un’allieva comune, Susan Foreman; per quanto incredibilmente intelligente, costei presenta non poche stranezze. Decidono di recarsi al suo indirizzo, cui però corrisponde una discarica di ferrivecchi e la vedono entrare in una vecchia cabina della polizia dismessa: quando cercano di raggiungerla per avere spiegazioni, fanno l’incontro con il nonno di Susan. Dopo aver molto insistito, Ian riesce a entrare nella cabina, che scopre essere… più grande all’interno!

Susan e il Dottore rivelano di non essere terrestri dell’epoca, ma viaggiatori del tempo. Gli insegnanti sono scettici, ma il problema è un altro: ora che il Dottore è stato scoperto, teme che quei primitivi umani gli renderebbero la vita difficile e pensa a una soluzione, valutando addirittura di ucciderli. Alla fine, mentre sono in procinto di abbandonare il TARDIS, il Dottore aziona i comandi e parte, portandoli con sé…

Ma per dove? Lo scoprirete più tardi, stay tuned

– Saki

Questa mattina abbiamo lasciato il Dottore, Susan, Ian e Barbara in viaggio per una destinazione sconosciuta…
Al tempo il Dottore non aveva nessun controllo del TARDIS: immancabilmente esso partiva e finiva in epoca e luogo casuali, trasformando ogni viaggio in un tiro di dadi! Il gruppo atterra, infatti, nella preistoria! Il gruppo esplora il territorio cercando di capire dove… e quando… siano capitati, ma Kal, cacciatore di una tribù, rapisce il Dottore dopo avergli visto accendere la pipa. Quando lo riporta alla caverna dove vivono i suoi compagni, scopriamo infatti che la tribù ha molto bisogno di fuoco, ma l’attuale capo, Za, a differenza del suo defunto padre, non sa come accenderlo. Hur, la sua compagna, lo mette in guardia sul fatto che Kal stia cercando di mettersi in bella luce verso gli anziani, procurando cibo e questo strano vecchio che “genera fuoco dalla punta delle sue dita e fumo dalle narici”, perché vuole usurpargli il titolo di capo.

Sfortunatamente il Dottore ha perso i fiammiferi e non ha modo di creare fuoco. La tribù non gli crede quando chiede di accompagnarlo al TARDIS a recuperare quanto serve e Kal viene ridicolizzato. I compagni del Dottore arrivano a salvarlo… ma vengono invece catturati e si ritrovano tutti legati nella caverna dei teschi, in attesa di essere sacrificati al dio Orb per pregare per il fuoco. Qui il Dottore assume un atteggiamento pessimistico, mentre Ian esorta il gruppo a collaborare per tagliare le funi e scappare. Nottetempo, però, un’anziana del villaggio, che teme il cambiamento che il fuoco potrebbe portare, li libera e mostra loro la via per la “foresta della paura”. Kal parte presto all’inseguimento, ma viene attaccato da un grosso animale e Barbara convince il gruppo ad aiutarlo. Decidono di costruire una barella di fortuna, ma il Dottore raccoglie una pietra appuntita e… viene bloccato da Ian prima che possa fare qualsiasi cosa. Il Dottore sostiene solo di averla voluta usare per farsi disegnare la strada per il TARDIS, ma è fortemente implicato che avrebbe posto fine alla vita del cavernicolo, se non fosse stato per Ian.

Proprio quando sono riusciti a tornare al TARDIS, una spedizione guidata da Kal li raggiunge e li riporta alla caverna. Qui Za viene accusato di aver ucciso l’anziana che ha liberato i nostri, ma il Dottore dimostra che questo non è possibile, perché il pugnale di Za non è sporco di sangue, mentre lo è quello di Kal. La tribù mette al bando l’assassino e decide allegramente di… sacrificare i nostri eroi all’indomani. Per fortuna, anche senza accendini, Ian sa come accendere un fuoco. La tribù è più decisa che mai a tenersi stretta quelli stranieri, ora che hanno dimostrato la loro utilità, così nottetempo i quattro si danno alla fuga. I cavernicoli partono presto all’inseguimento e i loro dardi raggiungono le porte del TARDIS proprio mentre questo si sta smaterializzando!

Il gruppo atterra in un nuovo luogo ignoto. Mentre tutti scendono per esplorare, a loro insaputa l’indicatore di radiazioni del TARDIS salta a livelli mostruosamente alti. Scopriranno presto che il nome di questo inospitale pianeta è… Skaro!

Alla prossima settimana con la prossima vecchia-nuova avventura, “THE DALEKS”!

– Saki

Oggi incontreremo nientemeno che…THE DALEKS!

Nello scorso #classicwednesday abbiamo lasciato i nostri all’esplorazione di un affascinante pianeta che sembra essere completamente pietrificato. Evidentemente, quella non è la loro Londra e i due insegnanti vogliono ripartire, ma il Dottore è curioso e, di nascosto, stacca un pezzo dal TARDIS, il “dotto del fluido”, costringendo tutti all’esplorazione.

Così attraversano la giungla e arrivano alla città, ma c’è qualcosa di strano e cominciano a sentirsi male: le cose peggiorano quando, scorrendo sopra il pavimento di metallo della città, arriva un gruppo di nativi che circonda i nostri con intento minaccioso. Sono simili a piccoli carri armati, dall’aspetto quasi buffo, con un’arma alla fine di un braccio e una ventosa all’altro: è il primo incontro del Dottore con i Dalek!

Tratti in prigionia, i quattro scoprono che l’aria è pregna di radiazioni, motivo del loro malessere: quello è infatti un campo di battaglia tra i Dalek e i Thal, entrambi indigeni del pianeta, Skaro. Parecchio tempo prima, la guerra ha contaminato l’atmosfera in ogni modo possibile. Per sopravvivere i Dalek si sono rinchiusi dentro quelle armature e i Thal hanno sviluppato una cura; quest’ultima pare essere l’unica speranza per il gruppo. Così i Dalek permettono a Susan di andare a prendere la cura per i compagni, le cui condizioni peggiorano rapidamente: i Dalek sanno che i magnanimi Thal aiuteranno la ragazza e mirano ad approfittarne e mettere le mani sul composto.

Susan incontra infatti un Thal, che la aiuta a recuperare le medicine: in cambio chiede che la ragazza faccia da mediatrice con i Dalek, perché i Thal sono stanchi della guerra. Così Susan ritorna alla città, i Dalek tengono un campione di medicina per sé, ma lasciano che la ragazza curi gli amici e, quando questa propone la mediazione, fingono di accettare per mettere in atto una trappola che segnerebbe la fine dei Thal: hanno infatti trovato il modo di sfruttare radiazioni resistenti al farmaco, così i Thal saranno… sterminati! STERMINATI!

A più tardi per la conclusione di questa avventura…

– Saki

Rieccoci con la conclusione del primissimo incontro del Dottore con i Dalek!

Dottore e compagnia scoprono il piano dei Dalek per sterminare i Thal e decidono di scappare: fingendo un malore, attirano una guardia Dalek nella cella, dove la aggrediscono e la isolano dal pavimento metallico. Questi primi Dalek, infatti, prendevano energia dal terreno per muoversi e attaccare, un po’ come un tram. Il Dottore vorrebbe tornare al TARDIS e ripartire, ma Ian non accetta di abbandonare i Thal al loro destino. La discussione diventa ben presto accademica, però, perché… ricordate il pezzo rimosso dal Dottore, il dotto del fluido? Nella confusione è rimasto dentro alla città dei Dalek!

Raggiungono allora l’accampamento dei Thal e li aiutano a coordinare un ultimo attacco contro ai Dalek: mentre un gruppo attacca la città, subendo purtroppo molte morti, il Dottore e Susan manomettono il generatore elettrico centrale.
In un primo momento i Thal sembrano avere la peggio, ma quando il sabotaggio è ultimato, l’energia dei Dalek viene meno e restano inermi, mentre le loro armature non diventano altro che prigioni.

I Thal potranno sopravvivere grazie alla tecnologia Dalek e alla propria forza di volontà, e i nostri viaggiatori li salutano per ripartire sul TARDIS, dove il Dottore, questo Primo Dottore burbero e apparentemente egoista, resterà sorpreso di augurarsi il meglio per una civiltà appena conosciuta.

– Saki

THE EDGE OF DESTRUCTION è un breve serial davvero originale: si svolge interamente dentro al TARDIS e mostra agli spettatori che questo non è un semplice mezzo di trasporto ma è vivo e cosciente.

Il Dottore sta armeggiando con i circuiti del TARDIS, quando… BOOM! Un’esplosione mette ko tutti e quattro i nostri viaggiatori. Susan, quando si riprende, è convinta che un’entità aliena abbia preso il controllo della nave: in effetti sia la console che le porte del TARDIS si comportano in modo strano – e non solo, anche loro sono invasi da una terribile paranoia che li spinge ad accusarsi ed attaccarsi a vicenda. L’accumularsi di questi strani episodi, però, alla fine li unisce nell’intuizione che la nave stessa stia cercando di comunicare qualcosa… come può, poveretta!
Il Dottore e i suoi compagni scoprono infatti che il TARDIS li stava avvisando di un malfunzionamento che avrebbe portato a conseguenze distruttive, e una volta risolto il guasto possono ripartire.

Ma c’è un’altra cosa ad essere stata riparata: il loro rapporto, la fiducia che ora provano gli uni per gli altri, come una vera squadra! Il Dottore chiede scusa ai due insegnanti e ammette di apprezzare il loro valore, dimostrato nelle precedenti avventure.
Intanto, Barbara e Susan esplorano la nuova destinazione, un luogo coperto di neve, e a quanto pare abitato…

– Saki

Un nuovo guasto del TARDIS lo porta sull’altopiano del Pamir nel 1289, dove incontriamo il primo personaggio storico della serie: MARCO POLO, in viaggio verso la corte del Kublai Khan.

L’esploratore, di cui si sente più volte la voce narrante nell’episodio, è conscio del valore del TARDIS, che vuole donare al Khan in cambio della propria libertà, così permette al Dottore di ripararlo solo una volta arrivati a corte, dove potrà essere adeguatamente sorvegliato; in mezzo al gruppo c’è anche Tegana, un signore della guerra che cospira contro al Khan e che vuole uccidere Polo e il Dottore, per donare invece il TARDIS al proprio capo. Quando la carovana sta attraversando il deserto, questi distrugge di nascosto le riserve d’acqua, assetando il gruppo per giorni. Data l’età, il Dottore è il primo a rischiare la vita e Polo gli permette di entrare dentro al TARDIS a riposarsi. Qui, però, accade il miracolo: le pareti del TARDIS grondano acqua, che Susan e iil Dottore si affrettano a raccogliere per dissetare tutti. Il fenomeno viene spiegato come condensa, ma ogni volta che il TARDIS salva la vita al Dottore c’è da chiedersi quanto sia un caso…

Tegana tirerà altri tiri al gruppo, ma riuscirà a mantenere i propri intenti segreti. Giunti a corte, il Khan fa amicizia con il Dottore e i due finiscono per giocare a backgammon ponendo il TARDIS come posta: ovviamente vince il Dottore, cos’altro vi aspettavate? Quand’ecco che Tegana si rivela e tenta di uccidere a fil di spada il Khan! Polo si mette in mezzo e comincia un feroce combattimento che vede infine il veneziano vincitore. Tegana si suicida e il Khan ringrazia Polo permettendogli di ritornare a casa.

Il Dottore ripara il TARDIS e il gruppo riparte… preparatevi, perché il prossimo #classicwednesday sarà fitto di incredibili avventure!

– Saki

Oggi per #classicwednesday ci addentreremo nelle diverse ambientazioni di THE KEYS OF MARINUS, un’avventura di ampio respiro come ancora la serie non ne aveva avute in questa prima stagione!

Che bello quando il TARDIS atterra su un’isola… che ne dite di una nuotata? Susan sta per mettere in pratica il suo desiderio quando i nostri si accorgono che il mare che li circonda è fatto di… acido! E proprio dal mare giungono quattro sottomarini di vetro, uno dei quali contiene ancora la tuta lacerata del suo occupante, di cui si può immaginare l’orribile fine. Il Dottore e i suoi compagni tentano di raggiungere Susan fino ad un enorme palazzo, mentre la creatura che l’aveva seguita scompare al suo interno.


Uno ad uno, vengono tutti inglobati dalle porte girevoli nascoste del palazzo e dopo essersi liberati da due delle creature fanno la conoscenza del guardiano, Arbitan, che ora capisce di potersi fidare di loro e racconta come sia suo compito custodire un potente artefatto chiamato la Coscienza di Marinus: è un’intelligenza artificiale usata nei tempi antichi come giudice e in seguito così potente e perfezionata da riuscire ad influenzare la mente di chiunque, cancellando ogni pensiero negativo e quindi ogni cattiva azione sul pianeta. Ma un uomo di nome Yartek, aiutato dai Voord, era riuscito ad annullare il potere della macchina e portare lo scompiglio e per evitare che riuscisse ad impossessarsene, il guardiano aveva rimosso i suoi cinque circuiti e li aveva nascosti in diversi luoghi sicuri. La macchina ora sarebbe pronta a portare nuovamente la pace sul pianeta, ma nessuno di coloro che lui ha mandato a riprendere i circuiti è mai tornato, nemmeno sua figlia. Il Dottore rifiuta di svolgere la difficile missione, ma Arbitan lancia un campo di forza intorno al TARDIS, così che gli stranieri non possano ripartire e siano costretti a mettersi in cammino alla ricerca delle “chiavi”.

Per mezzo di “quadranti di viaggio”, né più né meno che dispositivi di teletrasporto, Barbara e poi gli altri tre raggiungono la prima destinazione, mentre l’ultimo Voord coglie di sorpresa Arbitan e lo pugnala.
Quando il Dottore, Ian e Susan arrivano, al di là di una porta trovano Barbara in una stanza lussuosa, con persone al suo servizio e davvero a suo agio. Fanno la conoscenza del loro ospite, da cui apprendono che si trovano nella città di Morphoton, dove ogni loro desiderio diventerà realtà.
Nottetempo, però, una ragazza posa un piccolo disco sulla fronte di ognuno dei viaggiatori addormentati: solo Barbara si sveglia di soprassalto, facendo cadere il suo disco; scatta un allarme che le fa perdere i sensi. Al mattino, è l’unica a vedere la stanza, i suoi arredi e ninnoli come realmente sono, sporchi e squallidi, e fugge dal palazzo dove incontra Sabetha, la ragazza della notte precedente, che porta al collo una delle chiavi ed è… la figlia di Arbitan!
Mentre il Dottore e Ian gioiscono di un laboratorio costruito appositamente per loro – e in realtà vuoto – Altos, il loro ospite, progetta di rendere quell’illusione permanente, privando anch’essi dei loro ricordi e rendendoli schiavi. Ma lui stesso è schiavo dei signori della città, malvagi cervelli racchiusi in campane di vetro.
Quando Barbara si intrufola nuovamente nel palazzo, Ian ha ormai perso la propria volontà e la consegna al nemico, ma lei distrugge le teche liberando la mente degli abitanti della città, inclusi Altos e Sabetha che decidono di unirsi a loro nella ricerca delle chiavi.
Il Dottore, però, si separa dal gruppo alla ricerca di un amico di Altos, Eprin, che dovrebbe trovarsi nella città di Millennius…

A più tardi con la seconda parte di questo entusiasmante serial!

– Saki

Eccoci tornati a Marinus, dove Ian, Barbara, Susan e i loro nuovi amici si teletrasportano in una giungla: Susan è terrorizzata da un orrendo suono, spaventoso e stridente, poi da un tralcio d’edera che tenta di imprigionarla. Barbara scopre la seconda chiave su una statua, che prende vita e la rinchiude al di là di un passaggio impenetrabile. Sabetha comunque si accorge che questa chiave è un’imitazione. Tutti proseguono verso la destinazione successiva tranne Ian che a sua volta si fa catturare dalla statua e ritrova Barbara in un giardino pieno di trappole, ma presto lei viene di nuovo presa prigioniera da un anziano uomo all’interno di un edificio, che vuole accertarsi che sia stata davvero inviata da Arbitan. Le piante, però, lo afferrano e Ian lo libera, ma l’uomo muore dopo aver rivelato ai due un codice che dovrebbe condurli alla vera chiave. Dai suoi diari Ian e Barbara scoprono che si trattava di un biologo, e che i suoi esperimenti sulle piante avevano accelerato la crescita di queste fino ad un terribile risultato. Mentre la giungla inizia ad invadere l’edificio, Barbara scopre che il codice è in realtà una formula chimica e trova la chiave. I due attivano i quadranti appena in tempo e si ritrovano in una tempesta di neve.

Vengono soccorsi da un uomo, Vasor, che li porta al caldo ma sottrae loro la chiave e ammette di aver incontrato Altos: il giovane era diretto al villaggio, che dista tre miglia, e Ian decide di raggiungerlo e salvarlo dalla tormenta. Nel frattempo, Barbara scopre che Vasor ha rubato tutti i loro quadranti e la collana di Sabetha, che sembra trovarsi con Susan in una caverna poco distante. Quando Ian ritorna con Altos, i tre lo costringono a portarli alla caverna, ma nel frattempo Susan e Sabetha vi si sono addentrate in profondità per ritrovare l’uscita.
Trovano la chiave in un blocco di ghiaccio, custodito da guardie armate, immobili e all’apparenza senza vita. Gli altri le raggiungono e scoprono una tubazione che rilascia acqua calda dalla roccia vulcanica della montagna, così da sciogliere il blocco di ghiaccio e recuperare la chiave. Purtroppo anche le guardie si “scongelano” e inseguono i viaggiatori, ma questi riescono a fuggire fino alla capanna di Vasor e a recuperare i loro quadranti, raggiungendo così il Dottore nella città di Millennius…

A stasera per la terza e ultima parte di questa storia

– Saki

Dov’eravamo rimasti? Giusto: i nostri amici erano arrivati nella città di Millennius!
Ian, appena giunto a destinazione, si ritrova in una camera di sicurezza dove viene colpito alle spalle e incastrato per omicidio, mentre il suo aggressore ruba la quarta chiave da una delle teche. Interrogato, viene sottoposto a processo e il Dottore si prende carico della sua difesa: gli vengono concessi due giorni per raccogliere prove e testimonianze a sua discolpa.
Si scopre che la vittima è proprio Eprin, l’amico di Altos, con cui il Dottore aveva preso contatto e insieme avevano concordato di impossessarsi della chiave, ma Eprin si era avventurato in quel luogo prima del tempo e lì ucciso prima dell’arrivo di Ian.
Mentre Altos e Sabetha cercano in biblioteca sentenze precedenti da cui prendere esempio, il Dottore ricostruisce il delitto e afferma di conoscere sia l’identità dell’assassino che il nascondiglio della chiave, ma prima deve poterlo provare.
Manda così Barbara e Susan a casa del colpevole, Aydan, una delle guardie della camera di sicurezza, e questi quasi si smaschera davanti alle loro accuse, ma nega.
In tribunale è però costretto a confessare, precisando che aveva dei complici e venendo immediatamente ucciso da un altro assassino misterioso. I giudici decidono che Ian è comunque uno dei mandanti dell’omicidio e lo condannano a morte.
Nel frattempo Susan viene rapita da uno dei veri complici della guardia e costretta a telefonare ai suoi amici, come avvertimento di non investigare oltre. Ma loro non si fanno intimorire e decidono di chiedere aiuto alla moglie di Aydan, Kala, che li manda via ma si lascia sfuggire di essere al corrente della telefonata di Susan. Il gruppo riesce così a salvare l’amica proprio mentre Kala sta per ucciderla come ordinato dall’altro complice, il pubblico ministero del tribunale.
In prigione, Kala conferma la colpevolezza di Ian e l’esecuzione viene confermata. Ma Susan ha ascoltato la conversazione fra la donna e l’altro complice: questi ha intenzione di recuperare la chiave. Il Dottore organizza un piano per smascherarlo una volta per tutte: la chiave infatti è all’interno dell’arma del delitto, depositata insieme alle prove dell’accusa, e quando il pubblico ministero, furtivo e mascherato, tenta di impossessarsene viene arrestato. L’ultima chiave viene così consegnata nelle mani del Dottore, i giudici ormai certi della sua buona fede.

La missione sembra essersi conclusa nel migliore dei modi, ma Altos e Sabetha, avendo preceduto il Dottore e i suoi compagni, sono prigionieri di Yartek e dei Voord, che hanno preso il controllo dell’isola dopo aver ucciso Arbitan. Inserite le chiavi in loro possesso nella Coscienza di Marinus, i Voord attendono che il Dottore torni per recuperare anche l’ultima.
Yartek si finge Arbitan, ma Ian sospetta la verità e gli consegna la falsa chiave trovata nella giungla, che fa esplodere la Coscienza di Marinus e l’intero palazzo mentre i nostri amici sono ormai in salvo nel TARDIS. Altos e Sabetha, che si sono innamorati, torneranno a Millennius e solo la coscienza dei suoi abitanti guiderà il pianeta… perché, come afferma il Dottore: “Le macchine possono fare le leggi, ma non preservare la giustizia”.

Grazie di averci seguiti in quest’avventura, davvero una delle mie preferite con il Primo Dottore, e arrivederci alla prossima settimana con un nuovo #classicwednesday!

– Saki

È di nuovo #classicwednesday, e il TARDIS viaggia un’altra volta nella Storia terrestre!
THE AZTECS è un serial che mostra per la prima volta la difficile situazione in cui il Dottore si trova ogni volta che è di fronte ad un punto fisso nel tempo. Può sembrare cinismo e insensibilità agli occhi di un essere umano, ma è chiaro che egli debba sempre salvaguardare la delicata trama degli eventi…

Il TARDIS si materializza all’interno della tomba di un sacerdote di nome Yetaxa, nei pressi di una grande città azteca del quindicesimo secolo. Barbara, rimasta sola accanto all’entrata, indossa il suo bracciale cerimoniale e viene così scambiata per la reincarnazione di Yetaxa, quindi una dea, dall’Alto Sacerdote della Conoscenza Autloc. che la conduce in città. Un altro religioso, Tlotoxl, addetto ai sacrifici umani, è in disaccordo con Autloc sul modo di porre rimedio alla siccità.
Quando il Dottore e gli altri escono dalla tomba, l’entrata si chiude, sigillandola e impedendo loro di tornare al TARDIS. Barbara nel frattempo riesce ad impersonare Yetaxa, mentre Ian viene nominato capo dell’esercito, ignaro che dovrà scontrarsi con Ixta, l’attuale comandante.


Nel Giardino della Pace, un luogo dove le persone più anziane e sagge della città dispensano consigli ai giovani, il Dottore incontra una donna di nome Cameca. Riesce a scoprire chi ha progettato la tomba di Yetaxa, e le chiede di poter incontrare il figlio di questo architetto ormai defunto.
Barbara è inorridita all’idea che alla Cerimonia della Pioggia che dovrà presiedere vi sarà un sacrificio umano ed è risoluta a proibire tale orrore, così che all’arrivo degli Spagnoli ci sia una speranza di salvare la civiltà azteca – ma il Dottore tenta di scoraggiarla avvertendola che la Storia non può essere riscritta. Barbara insiste nella sua convinzione e ferma il sacrificio, ma la vittima si sente disonorata e Tlotoxl lo spinge a suicidarsi: una volta compiuto ciò, inizia a piovere. Tlotoxl è ormai convinto che Barbara non sia davvero una dea ed è deciso a smascherarla.

Susan è costretta a frequentare le lezioni dei sacerdoti per imparare gli usi e i costumi locali, mentre Cameca, di cui ormai il Dottore è infatuato, organizza l’incontro fra lui e il figlio dell’architetto: è Ixta, il comandante con cui Ian deve battersi! Il Dottore, in cambio dei fantomatici progetti della tomba (che in realtà non esistono) gli fornisce un trucco per vincere l’incontro che dovrà affrontare l’indomani, ignaro che il suo avversario sia proprio Ian.
Nel frattempo Barbara riesce a convincere Autloc profetizzando che la pratica dei sacrifici umani porterà alla distruzione dell’intera civiltà.
Grazie al trucco del Dottore, durante la lotta con Ixta Ian sta per avere la peggio, ma Barbara interviene e afferra Tlotoxl minacciandolo con un coltello, così che lo scontro finale è rimandato a data da destinarsi…

A più tardi se volete sapere come continua l’avventura!

– Saki

Rieccoci con THE AZTECS e la prima storia romantica del nostro eroe!

Cameca confida ad Autloc che ama il Dottore e vorrebbe sposarlo. Credendo che il Dottore conosca il significato di questa cerimonia, gioisce quando lui le chiede di bere della cioccolata insieme a lei. Più tardi, il Dottore si confida con Ian su questo strano equivoco e gli rivela che ha trovato un passaggio nel giardino che potrebbe portare alla tomba: Ian vi si intrufola, ma sopraggiunge Ixta che richiude il passaggio e rivela che presto sarà invaso dall’acqua del lago: il Dottore lo prega di riaprirlo ma Ixta gongola, dicendogli che ora gli ha davvero donato la vittoria definitiva.
Ian, però, al suo interno ha scoperto un sistema di tunnel che lo allontanano dall’acqua incombente e lo portano proprio alla tomba. Il Dottore e Barbara lo raggiungono, ma Susan è in procinto di ricevere una punizione per aver rifiutato di essere data in sposa: Ixta le fa da carceriere e le rivela di aver ucciso Ian, che invece arriva proprio in quel momento e la libera.
Tlotoxl si arrabbia con Ixta per aver fallito e gli ordina di incastrare Ian, mettendo ko Autloc nel giardino proprio mentre il giovane e Susan stanno per ritornare alla tomba dal passaggio nascosto. Autloc, una volta ripresi i sensi, dichiara che Yetaxa è una falsa dea, ma convinto da Cameca accetta di parlarle ancora una volta. La sua fede vacilla più che mai e decide di lasciare la città.
Il Dottore ha costruito una carrucola per aprire la tomba, mentre Cameca, ormai consapevole che il Dottore non può restare e sposarla, ha liberato Ian e Susan, ma in assenza di Autloc Tlotoxl è di nuovo sul piede di guerra. Ian gli impedisce di fare del male a Barbara e lotta un’ultima volta contro Ixta, scaraventandolo giù dal tempio, mentre il Dottore e Susan riescono ad aprire la tomba e a fuggire nel TARDIS.
Barbara ha compreso che la Storia non può essere cambiata, e che i saggi come Autloc e Cameca erano rari in quella civiltà destinata alla distruzione. Il Dottore, dopo una breve riflessione, ha conservato il sigillo donatogli da Cameca come pegno d’amore, segno che i sentimenti della donna erano pienamente ricambiati.

E per oggi è tutto, alla prossima settimana con #classicwednesday e una nuova, misteriosa razza aliena!

– Saki

Come di consueto, ad un’avventura nel passato si alterna una nello spazio profondo… oggi racconteremo l’incontro con gli alieni chiamati THE SENSORITES!

Il Dottore e i suoi compagni si materializzano con il TARDIS in un’astronave del 28esimo secolo. I suoi piloti Maitland e Carol, risvegliati da uno stato di morte apparente, spiegano di trovarsi in orbita intorno ad un pianeta chiamato Sense-Sphere, che impedisce alla nave di allontanarsi. Gli abitanti del pianeta, i Sensorite, non sembrano aver intenzione di ucciderli, li nutrono ma a distanza influenzano le loro menti e li inducono in quello stato di quasi-morte.
Qualcuno, nel frattempo, ruba la serratura del TARDIS così che i viaggiatori non possano ripartire.
D’improvviso, i Sensorite prendono il controllo della nave e la mandano in rotta di collisione con il pianeta, impedendo ai piloti di intervenire: solo il Dottore è in grado di evitare il peggio.
Barbara e Susan si avventurano all’interno dell’astronave, incontrando così il terzo membro dell’equipaggio: John, il fidanzato di Carol, completamente schiavo dei Sensorite e che per questo vive separato dagli altri. Nonostante riceva continui ordini nella sua mente di spaventare le due donne, si rifiuta di farlo e sembra fidarsi di loro.
I Sensorite ritornano, e Ian riesce addirittura a vederne uno fuori dal finestrino: è una creatura umanoide dall’aspetto mite. Quando due di loro entrano nella nave, Barbara e Susan si concentrano nel difendere le proprie menti e ciò ha un effetto sui Sensorite, ma presto Susan perde i sensi.
Nel frattempo Maitland e Ian sono riusciti ad aprire la porta bloccata che separava la sala comandi dal resto della nave, portando in salvo le ragazze e John. Dalle parole sconnesse del giovane, Ian ipotizza che possa aver scoperto ricchezze sulla Sense-Sphere e che i Sensorite vogliano semplicemente impedire agli stranieri di accedervi, dal suo spettrografo sembra in effetti che sul pianeta vi sia un raro minerale.
Con un messaggio telepatico a Susan, i due Sensorite chiedono di parlare con il Dottore, che sembra loro più intelligente degli altri.

Ian aveva visto giusto: il loro popolo è decimato da un’epidemia portata da terrestri giunti dieci anni prima a caccia di tesori, perciò non intendono lasciar andare nessuno. Convincono anzi Susan a scendere con loro sul pianeta.
Il Dottore, Ian e Barbara si oppongono e mettono alla prova una loro teoria: i Sensorite non possono vedere nella penombra e temono i luoghi poco illuminati, inoltre sono sensibili agli attacchi d’ira – specialmente quando il Dottore grida! Si giunge ad un compromesso; il Dottore incontrerà il Primo Anziano del loro popolo per contrattare la libertà dell’equipaggio e soprattutto riavere la serratura del TARDIS; con lui andranno Ian, Susan e John per essere curato dallo shock e dall’amnesia causati dalla lunga intrusione degli alieni nella sua mente.
Nella capitale della Sense-Sphere, il Primo e il Secondo Anziano attendono il Dottore con fiducia, ma l’amministratore della città trama di uccidere gli stranieri…

Cosa succederà? A più tardi con il resto di quest’avventura, sempre qui su #classicwednesday!

– Saki

Rieccoci sul pianeta dei Sensorite!

Il colloquio fra il Dottore e il Primo Anziano si svolge sotto i migliori auspici, ma Ian si sente male dopo aver bevuto l’acqua destinata al popolo e non, come i suoi amici, quella delle sorgenti cristalline riservata agli Anziani. È dunque l’acquedotto ad essere avvelenato, anche se l’amministratore della città rifiuta questa teoria.
Al Dottore viene comunque concesso dal Primo Anziano un laboratorio per trovare una cura alla malattia, che permetterà di salvare Ian e tutti i Sensorite. L’amministratore, però, rapisce il Secondo Anziano e ruba la fascia che lo contraddistingue per prendere il suo posto. I Sensorite, infatti, hanno un aspetto totalmente identico tra loro. In questo modo intercetta l’antidoto destinato ad Ian e lo distrugge, anche se gli verrà preparata un’altra dose e si salverà.


Nel frattempo, John ha percepito la malvagità dei piani in azione, ma non è ancora in grado di esprimersi in modo coerente.
Il Dottore visita la zona dell’acquedotto da cui proviene il veleno, trovando le prove della contaminazione da belladonna; viene aggredito alle spalle ma Ian e Susan lo salvano.
Il Secondo Anziano riesce a distruggere la chiave per azionare un’arma che i cospiratori vorrebbero usare contro gli stranieri, ma viene ucciso. Al suo posto è nominato l’amministratore, che ha bisogno dell’unica altra copia della chiave: quella in possesso del Primo Anziano.
John capisce chi è il nemico percepito durante il suo stato confusionale, ma il Dottore e Ian devono raccogliere prove e quindi tornano all’acquedotto, solo che i cospiratori hanno messo fuori uso le armi in loro possesso e modificato la mappa della struttura così che si perdano e siano completamente vulnerabili, come scoprono presto. Incontrano i colpevoli del terribile sabotaggio: il comandante dei terrestri giunti sul pianeta dieci anni prima e due dei suoi uomini, completamente in preda alla follia e alla convinzione di essere in guerra con i Sensorite. Anche il Secondo Anziano appena nominato è riconosciuto colpevole ed esiliato.
Sia l’astronave che il TARDIS possono ripartire, con una Susan più matura e consapevole di se stessa e un Dottore… più scorbutico che mai!

Alla prossima settimana con un serial storico, che concluderà la stagione d’esordio del Primo Dottore… stay tuned

– Saki

Rieccoci con un altro appassionante serial di #ClassicWednesday!
Certo di aver finalmente riportato Ian e Barbara a casa, il Dottore ha di nuovo sbagliato epoca: sono in Francia nel 1794, durante THE REIGN OF TERROR, la feroce dittatura di Robespierre.


Entrano in una casa apparentemente abbandonata, dove vengono catturati da un gruppo di oppositori al regime, ma i soldati erano sulle loro tracce e conducono Ian, Barbara e Susan alla prigione della Conciergerie per essere ghigliottinati. Il Dottore è rimasto intrappolato nella casa, incendiata dai soldati, ma un ragazzino lo porta in salvo. Si dirige subito a Parigi per salvare i suoi amici, ma il suo caratteraccio gli causa qualche intoppo nel cammino.
Nel frattempo, Barbara e Susan stanno per essere condotte al patibolo, ma due contro-rivoluzionari, Jules e Jean, le liberano e le portano nel loro nascondiglio, dove le ragazze fanno la conoscenza del loro amico Leon.
Ian conquista la fiducia di un altro prigioniero, una spia inglese che prima di morire gli chiede di contattare un connazionale di nome Stirling e recapitargli un messaggio. Viene poi interrogato da un nobile di nome Lemaitre, che appare segretamente dalla parte dei contro-rivoluzionari e lo depenna dalla lista dei condannati. Più tardi, Ian approfitta di una distrazione del carceriere per rubare la chiave della propria cella e fugge…

A questa sera!

– Saki

Dove eravamo rimasti questa mattina…?
Il Dottore, assunta l’identità di un alto funzionario, raggiunge la prigione: Lemaitre lo invita a partecipare ad una riunione presieduta da Robespierre in persona.
Jules e Jean incontrano Ian e gli consigliano di chiedere a Leon chi possa essere il misterioso Stirling, ma Leon si rivela un infiltrato rivoluzionario e solo l’intervento di Jules salva Ian dalla tortura e dalla morte.

Anche Barbara e Susan vengono tradite da un medico e riportate alla Conciergerie, dove possono finalmente rivedere il Dottore, ancora sotto mentite spoglie, anche se Lemaitre sa del suo furto di identità. Infatti lo obbliga a condurlo nel nascondiglio dei cospiratori, tenendo in ostaggio Susan nella prigione. Ma quando arrivano a casa di Jules e Jean, Lemaitre rivela di essere Stirling e si fa consegnare il messaggio che riguarda un incontro segreto tra il deputato Barras, nemico del regime, e il generale… Napoleone Bonaparte!
Lemaitre, per quanto possa odiare Robespierre, è contrario all’ascesa al potere del generale, ma come Barbara ormai sa la storia non si può fermare e la contro-rivoluzione ha inizio.
Il Dottore libera Susan e finalmente il TARDIS può ripartire per un’altra stagione di avventure.
Esatto, abbiamo già concluso la primissima stagione della serie!
Alla prossima settimana

– Saki

Seconda stagione

Qui su #ClassicWednesday siamo arrivati alla seconda stagione delle avventure del Primo Dottore e dei suoi amici!

Che pianeta avrà raggiunto il TARDIS dopo una materializzazione difficile e pericolosa? Sembrerebbe proprio la Terra, se non fosse per qualche stranezza: cadaveri di enormi insetti, un fiammifero più alto di un uomo… è forse un PLANET OF GIANTS? Il Dottore e i suoi amici scoprono presto che si trovano in un normale giardino; ad essere diventati minuscoli sono proprio loro e devono tornare alla nave per tentare di recuperare le dimensioni originali.

Ma prima devono ritrovare Ian, intrappolato nella scatola di fiammiferi di uno scienziato del governo, Farrow, che attende di essere ricevuto dal proprietario della casa, l’uomo d’affari Forester. I due hanno un diverbio: lo scienziato gli nega l’autorizzazione al lancio sul mercato di un potente insetticida. Forester, avido e calcolatore, lo uccide con un colpo di pistola e si consulta con l’inventore della formula, che lo aiuta a coprire l’omicidio…

A più tardi con il proseguimento di questa piccola, GRANDE avventura!

– Saki

Rieccoci per concludere le vicende di PLANET OF GIANTS, in cui è appena stato commesso un omicidio.

Spaventati da un gatto, Ian e Barbara si nascondono nella valigetta della vittima, che però viene portata all’interno della casa, in un laboratorio: Barbara è preoccupata per aver toccato l’insetticida, causa della moria di creature nel giardino.
Nel frattempo, il Dottore e Susan risalgono una tubatura fino al lavandino, dove rischiano di annegare.

Finalmente riuniti con gli altri due, escogitano insieme un piano per telefonare alla polizia, mentre Barbara inizia a mostrare i sintomi dell’avvelenamento.

L’inventore della formula trova gli appunti di Farrow e capisce che il prodotto non deve essere messo in commercio, ma Forester tenta di uccidere anche lui. Ma il Dottore, Ian e Susan fanno esplodere una bombola di insetticida mentre arriva un poliziotto sulla scena, che assicurerà alla giustizia lo spietato Forester. Con il TARDIS e i suoi occupanti di nuovo alla grandezza naturale, Barbara torna in salute e i quattro concordano per una bella doccia!

A mercoledì prossimo con un vero “classico” che vi commuoverà… qualche indizio? “Exterminate! Exterminate!”

– Saki

Proseguiamo con la seconda stagione nel #ClassicWednesday di oggi, che vi propone un grande classico: THE DALEK INVASION OF EARTH, il primo serial in cui uno dei companion abbandona il TARDIS… oooops, spoiler! Ricominciamo da capo

Il TARDIS è finalmente atterrato sulle sponde del Tamigi, nel ‘64… 2164! Con un cartello che ammonisce di non gettare cadaveri nel fiume e la città sprofondata in un profondo degrado, sarebbe meglio tornare nella nave: se non fosse che il crollo di un ponte ne blocca l’entrata. Il Dottore e Ian, cercando attrezzi per liberarla, esplorano un magazzino e trovano il corpo di un uomo che indossa un casco trasmettitore, incontrandone subito dopo altri… ma più che mai vivi e minacciosi! Nel frattempo, alcuni Dalek emergono dal fiume, impartiscono ordini agli uomini con il casco, che appaiono completamente sotto il loro controllo, e affermano di aver conquistato la Terra. Su uno dei loro dischi volanti, i Dalek scoprono grazie ad un test l’intelligenza superiore del Dottore.


Barbara e Susan vengono condotte nel nascondiglio di un gruppo di ribelli al dominio dei Dalek, dove apprendono che i loro amici sono prigionieri e rischiano di essere trasformati a loro volta in uomini-robot dalla durata di vita limitata. Il gruppo organizza un attacco al disco volante, che si rivela una missione per lo più suicida e permette al Dottore di essere portato in salvo all’esterno ma Ian riesce soltanto a nascondersi e incontra un altro prigioniero, Larry, in cerca del fratello. Il disco decolla con destinazione Bedfordshire, dove gli umani sono costretti a lavorare in miniera.
Là Ian e Larry prendono contatti con i lavoratori: sembra che il piano dei Dalek sia di estrarre il nucleo magnetico della Terra. Inseguiti da uno “Slyther”, creatura alleata dei Dalek, finiscono nella miniera, dove vengono scoperti da un Roboman: è il fratello di Larry, convertito dai Dalek. I due si uccidono a vicenda in una scena straziante, mentre Ian fugge e si nasconde nella sala di controllo dei Dalek, dove svelato il loro piano completo: vogliono svuotare il nucleo della Terra e pilotare il pianeta dall’interno. Ian purtroppo è nascosto proprio all’interno dell’ordigno che dovrebbe farli accedere al nucleo e riesce ad uscirne per miracolo, mentre i Dalek si preparano ad avviare lo sterminio dell’intero genere umano, ormai inutile per i loro scopi…

A questa sera per scoprire come andrà a finire!

– Saki

Rieccoci a sperare insieme per il futuro della razza umana contro il piano di sterminio dei Dalek

Susan ha stretto amicizia con un giovane membro della resistenza di nome David che rifiuta il suo invito a viaggiare nel TARDIS; ne rimane colpita e capisce che anche lei vorrebbe avere un luogo da chiamare casa. Cercano una via d’uscita da Londra attraverso il condotto fognario, ma… è pieno di alligatori! Riuniti al Dottore, raggiungono le miniere e riescono a sabotare un’antenna che fornisce energia ai Dalek.

Barbara e la pessimista Jenny sono in un nuovo nascondiglio della resistenza, il Museo dei Trasporti. Qui Dortmun, lo scienziato del gruppo, perfeziona la formula per i suoi ordigni, finora inefficaci contro il nemico a causa del materiale impenetrabile delle armature Dalek, e la affida a Barbara prima di morire testando la bomba contro il nemico. Con un camion rubato al museo, Barbara e Jenny si dirigono verso le miniere ma i Dalek le seguono con il disco volante e distruggono il mezzo. Tentando di raggiungere le miniere a piedi, vengono catturate e condotte al lavoro.
Barbara è riuscita, grazie agli appunti di Dortmun, ad ottenere un colloquio con il potente “Dalek Nero”, ma il suo piano viene sventato e solo l’intervento del Dottore salva lei e Jenny. Impartendo un ordine vocale ai Robomen dalla sala di controllo, mettono in atto la rivolta definitiva che porterà alla distruzione del nemico.
L’ordigno esplode, ma – grazie ad uno stratagemma di Ian – assai lontano dal nucleo della Terra, e l’umanità può iniziare a costruire una nuova vita.


Susan e David, ormai perdutamente innamorati, sembrano costretti a separarsi, ma il Dottore decide di lasciarla sulla Terra, con un commovente discorso d’addio che avrebbe fatto piangere anche i Dalek, se non fossero stati distrutti nell’esplosione.

E perciò addio, dolce Susan… ma non rattristiamoci troppo, perché nel prossimo serial arriverà una nuova amica per il Dottore e i suoi compagni!

– Saki

Buongiorno! Ancora tristi per l’addio a Susan della scorsa puntata di #ClassicWednesday? Anche il Dottore sente nostalgia per il distacco dalla sua nipotina, tuttavia quando scopre che il TARDIS è atterrato in una caverna del pianeta Dido, patria di un popolo amichevole, si rasserena.
Ma appena mettono piede fuori dalla nave, una creatura spinge Barbara giù dalla montagna e causa una frana che blocca l’ingresso della caverna, e a questo punto Ian ha… qualche dubbio sulla loro natura pacifica!

L’arrivo del TARDIS non è passato inosservato: in un’astronave caduta tempo prima sulla pianura sottostante, la giovane Vicki attende i soccorsi dalla Terra; trova Barbara e le racconta la sua storia: dopo lo schianto, l’equipaggio della nave era stato invitato ad incontrare gli abitanti del pianeta, ma erano tutti morti tranne Vicki, che non era andata con gli altri, e Bennett, rimasto invalido. Un inquietante nativo di nome Koquillion, lo stesso che ha tentato di uccidere Barbara, sostiene di proteggerli dagli altri membri della sua specie e li sorveglia da vicino…

Quali saranno le sue intenzioni? Di chi possono fidarsi i nostri amici? Scopritelo questa sera con il proseguimento di questa avventura dal titolo THE RESCUE!

– Saki

Rieccoci con THE RESCUE, l’avventura del Primo Dottore sul pianeta Dido!

Il sopravvissuto Bennett è sconvolto dall’arrivo di Barbara, e dopo che la donna uccide il suo animale domestico, credendolo un pericolo, anche Vicki vorrebbe che gli stranieri ripartissero.
Il Dottore e Ian riescono ad uscire dalla caverna, sfuggendo ad un’astuta trappola, e raggiungono il relitto.

Dopo essere riuscito a calmare Vicki, il Dottore entra nella stanza di Bennett e trova un passaggio segreto… scoprendo la verità: Koquillion non è altri che Bennett travestito, che per evitare la condanna per un omicidio commesso sull’astronave ha sterminato tutto l’equipaggio, incluso il padre di Vicki, e gli abitanti di Dido.

Sta per uccidere anche il Dottore, ma l’arrivo di due nativi superstiti lo spaventa tanto che, fuggendo, cade dalla montagna.
Ormai affezionati a Vicki, il Dottore e i suoi amici l’accolgono nel TARDIS a braccia aperte!

Alla prossima settimana con le simpatiche peripezie dei nostri viaggiatori nell’antica Roma… sempre qui, su #ClassicWednesday!

– Saki

Amici, romani, concittadini… com’era? Bentornati a #ClassicWednesday, proprio con THE ROMANS, il primo viaggio nel tempo della giovanissima companion Vicki!

L’equipaggio del TARDIS si concede una meritata vacanza in una residenza estiva fuori Roma, al tempo dell’imperatore Nerone. Il Dottore e Vicki decidono di visitare la capitale, ma lungo il cammino si imbattono nel cadavere di un musicista di nome Maximus Pettulian, ucciso da un assassino di nome Ascaris. Il Dottore raccoglie la sua lira, ma viene scambiato per lo stesso Pettulian da un centurione di corte e lo segue insieme a Vicki. Il centurione più tardi contatta Ascaris, con cui è in combutta, rimproverandogli di non aver portato a termine il suo compito. L’assassino quindi tenta di uccidere anche il Dottore, ma fallisce e questi è più che mai deciso a mantenere l’identità di Pettulian e incontrare Nerone.


Nel frattempo, Ian e Barbara sono stati catturati da due mercanti di schiavi e venduti separatamente: Barbara viene condotta a Roma, al servizio dell’imperatrice Poppea, Ian a remare su una galea che però naufraga. Insieme ad un compagno di prigionia, arriva a sua volta a Roma ma entrambi vengono catturati nuovamente e mandati a combattere l’uno contro l’altro. Presto lo scontro si trasforma… in un’ulteriore via di fuga!

Ma cosa sta succedendo nel frattempo a corte? Come se la sta cavando il Dottore? Scopritelo più tardi sempre su questi schermi!

– Saki

Rieccoci con #ClassicWednesday alla corte di Nerone

Il Dottore, che ricordiamo è creduto da tutti il celebre Pettulian, cerca di mascherare con ogni stratagemma all’imperatore la propria ignoranza musicale e si attira le sue ire: Nerone progetta infatti di darlo in pasto ai leoni nell’arena, ma il nobile Tavius lo avverte del pericolo. Scopre così che Pettulian e Tavius avevano ordito un complotto per uccidere Nerone, e che il musicista era stato ucciso proprio perché rappresentava una concreta minaccia per l’imperatore.

Mentre cerca di tirarsi fuori a parole dalla spinosa situazione, il Dottore dà fuoco accidentalmente a una mappa di Roma, fornendo così lo spunto all’imperatore di incendiare la città. Mentre si avvia con Vicki verso il TARDIS, anche Ian e Barbara riacquistano la libertà, aiutati da Tavius, e i quattro viaggiatori si rimettono in cammino tra le stelle…

Un solo consiglio per il serial della prossima settimana: non è consigliato a chi ha la fobia degli insetti!

– Saki

Come vi abbiamo anticipato nello scorso #ClassicWednesday, nel serial che vi racconteremo oggi – THE WEB PLANET – appaiono tre razze aliene molto particolari: sono infatti simili a grandi insetti!

Il TARDIS è in balia di una forza esterna che lo attira verso il pianeta Vortis. Il Dottore e Ian partono all’esplorazione e si ritrovano alle prese con una strana atmosfera, forti echi, suoni acuti e fastidiosi, una pozza di acido – che Ian stava per bere – la scomparsa della sua penna d’oro e una strana piramide.
Barbara lascia la nave in stato di trance: anche in questo caso è coinvolto un oggetto d’oro, il braccialetto donatole da Nerone nella precedente avventura.

Conosce così i Menoptera, creature simili a farfalle, ma come i suoi compagni e lo stesso TARDIS, viene presto catturata dagli Zarbi, razza più popolosa e nemica giurata dei Menoptera, dall’aspetto di formiche. Viene poi condotta in un luogo chiamato Cratere degli Aghi.
Per non essere ucciso, il Dottore finge di aiutare gli Zarbi a intercettare le comunicazioni dei nemici: scopre così che questi stanno per attaccare il Cratere. Purtroppo anche gli Zarbi ascoltano il messaggio e si mobilitano, mentre i due riescono a fuggire…

A più tardi

– Saki

Ian accorre in aiuto di Barbara e incontra Vrestin, un Menoptera che gli racconta la storia di Vortis. Un tempo le due razze convivevano pacificamente, ma una forza malvagia chiamata Animus si impossessò degli Zarbi e dell’intero pianeta, costringendo loro a fuggire su una luna; ora però vorrebbero tornare e sconfiggere l’Animus con un’arma creata a questo scopo, per riportare la pace.
Ian e Vrestin fanno la conoscenza di un terzo popolo che vive sottoterra, gli Optera; le loro ali si sono atrofizzate, ma sono della stessa specie dei Menoptera, e Vrestin li convince a ad aiutarli a combattere l’Animus, agendo dal sottosuolo.

Intanto, al Cratere, Barbara e altri Menoptera schiavi si accorgono che gli Zarbi si preparano ad affrontare l’attacco e fuggono per avvisare l’avanguardia che non potranno più cogliere di sorpresa il nemico, ma è troppo tardi. L’unica speranza è raggiungere l’Animus con le loro sole forze e distruggerlo con il dispositivo. A loro si aggregano il Dottore e Vicki. Il Dottore comprende che l’Animus trae la sua forza dal polo magnetico di Vortis: ecco come è riuscito ad attrarre il TARDIS!
Tornati alla base degli Zarbi e condotti al cospetto dell’Animus, il Dottore e Vicki cadono preda della sua forza, ma Barbara riesce a usare il dispositivo e ucciderlo.
Le tre razze torneranno a vivere in pace, ridando vita al pianeta, e ricorderanno per sempre i terrestri che hanno sconfitto il terribile nemico!

Un’anticipazione per la prossima settimana? Palestina, dodicesimo secolo…

– Saki

E naturalmente ora il TARDIS atterrerà in un luogo pacifico, senza battaglie… diciamo la Palestina del dodicesimo secolo? Diciamo, magari, in una tranquilla foresta dove Crociati e Saraceni se le stanno dando di… “santa” ragione?


Come al solito, Barbara viene subito rapita insieme al cavaliere Des Preaux, che si finge Re Riccardo Cuor Di Leone ma viene subito smascherato. El Akir, il nobile saraceno che li ha catturati, vorrebbe punirli in modo disumano, ma il sultano Saladino è invece saggio e clemente con i prigionieri. Sentendosi insultato da Barbara, il malvagio El Akir mette in atto un piano per farne la sua schiava e condurla nella sua città, Lydda. Tenta di fuggire e fa amicizia con un nemico di El Akir, Haroun, che ha giurato di ucciderlo per aver rapito sua figlia Maimuna e distrutto il resto della sua famiglia. Ricatturata e condotta al palazzo di El Akir, viene protetta da Maimuna e dal resto dell’harem, finché Haroun non giunge per mettere in atto la sua vendetta.
Nel frattempo il Dottore, Ian e Vicki salvano un crociato ferito e guadagnano la gratitudine del vero Re Riccardo…

A più tardi, sempre con la trama di THE CRUSADE, sempre qui su #ClassicWednesday!

– Saki

Il re, ansioso di concludere la pace tra i due eserciti, progetta le nozze fra il fratello del sultano, Safedino, e sua sorella Joanna. Ian, nominato cavaliere, reca al sultano i messaggi di Riccardo: Saladino acconsente al matrimonio e gli permette di andare a cercare Barbara, ma rifiuta di liberare Des Preaux ed è deciso a mantenere l’esercito schierato.

Joanna è invece contraria al matrimonio e affronta il fratello minacciandolo di svergognarlo davanti al Papa: Riccardo riflette e decide di riprendere il conflitto, congedando il Dottore e Vicki e affidandosi a Dio. Il Dottore, però, con i suoi discorsi di pace si è intanto fatto un nemico a corte: l’ufficiale Leicester, che lo segue con i suoi soldati.

Ian, intanto, ha raggiunto tra mille difficoltà il palazzo di El Akir in compagnia del ladro Ibrahim, e aiuta Haroun a mettere in salvo Barbara e Maimuna dalle guardie, furiose per la morte del loro signore. Tornati al TARDIS, Ian sfrutta il suo nuovo titolo di cavaliere per salvare il Dottore da Leicester, che stava per metterlo a morte come traditore, e i quattro ripartono sani e salvi!

La prossima settimana vi racconteremo del breve e rivoluzionario serial che ha dato una marcia in più alla serie, inserendo il concetto di… timey wimey! Curiosi? Scopritelo sempre qui su #ClassicWednesday!

– Saki

Come vi avevo anticipato la settimana scorsa, #ClassicWednesday oggi vi porterà a (ri)scoprire una tappa importante della storia di Doctor Who: il primo serial timey-wimey!

Lasciata la Palestina con la sua Crociata in corso, la materializzazione del TARDIS porta con sé parecchie stranezze. Il Dottore e i suoi amici si ritrovano nei soliti vestiti, invece che in quelli medievali con cui erano partiti, un bicchiere d’acqua rotto ritorna intero, e soprattutto, una volta sbarcati, i quattro non riescono ad interagire con il mondo circostante – non lasciano neanche impronte!
Si trovano in un museo spaziale sul pianeta Xeros, con astronavi di varie epoche e persino un Dalek da esposizione. Se provano a toccare un oggetto, la mano passa attraverso, e risultano invisibili alle altre persone. Sono forse diventati fantasmi?
Continuando a vagare per le sale, fanno una scoperta shockante: non solo il TARDIS è conservato nel museo, ma anche… loro stessi, chiusi in teche di vetro!

Il Dottore e Vicki capiscono di trovarsi nella “quarta dimensione” e per impedire che quel futuro diventi realtà devono attendere di “arrivare” davvero nel museo. Cosa che avviene subito dopo (o prima?) quando il tempo si riavvolge su se stesso: due uomini all’esterno trovano il TARDIS, mentre le teche scompaiono. Ora possono tentare di cambiare il futuro!
Due gruppi di persone li cercano: i Morok, che hanno invaso Xeros tempo prima, per catturarli e farli diventare, indovinate un po’… parte della mostra stessa che celebra il loro impero; e i giovani originari del pianeta, unici superstiti del loro popolo, per farsi aiutare con la loro causa…

A più tardi con la conclusione di THE SPACE MUSEUM!

– Saki

Il Dottore viene arrestato dai Morok e interrogato dal governatore di Xeros, che si spinge ad usare poteri telepatici: così facendo, però, permette al Dottore di attivare le sue difese mentali e sentendosi preso in giro, il governatore ordina che venga trasformato in “reperto”. Ian, Barbara e Vicki fuggono dalle guardie Morok in diverse direzioni: Vicki incontra così i ribelli, li incita ad agire e con loro si dirige verso l’armeria, riprogrammando il computer per avere accesso e iniziando così la rivoluzione.


Ian si procura un’arma e ferma il processo di criogenesi a cui stavano sottoponendo il Dottore, ma in un modo o nell’altro tutti vengono ricatturati, inclusa Vicki che era tornata per salvare i suoi amici. Sembra che non siano riusciti a cambiare il futuro, dopotutto…
E invece sì. La rivoluzione ha successo e il museo viene smantellato. Il Dottore e i suoi compagni non ne faranno mai parte, ma portano nel TARDIS un ricordino… piuttosto ingombrante: un Visualizzatore Spazio-Temporale.
Nel frattempo, i Dalek sono sulle loro tracce, e non hanno certo intenti amichevoli!

Il serial della prossima settimana vi porterà davvero ovunque nel tempo e nello spazio in un inseguimento mozzafiato… non perdetevelo e restate con noi, su #ClassicWednesday!

– Saki

#ClassicWednesday mantiene sempre le promesse! Oggi ci divertiremo con THE CHASE, il serial in cui i Dalek inseguono il TARDIS da un angolo all’altro dell’Universo…

Il Dottore riesce a far funzionare il Visualizzatore, una sorta di televisione che capta eventi in tutti i luoghi e le epoche: tra un filmato di Lincoln a Gettysburg, di un colloquio tra la regina Elisabetta I e Shakespeare e i Beatles che cantano agli studi BBC, atterrano su un pianeta desertico: Aridius.
Ian e Vicki vanno ad esplorare e si allontanano un po’ troppo; trovano una botola e vi si calano dentro, ma questa è abitata da una creatura tentacolata…

Nel frattempo Barbara intercetta una trasmissione dei Dalek, che li stanno inseguendo con una macchina del tempo per vendicarsi della loro intromissione nella conquista della Terra. Cercando i loro amici, vengono colti da una tempesta di sabbia; al loro risveglio scoprono che non solo i Dalek li hanno già raggiunti, ma che le Bestie di Melma, originarie dal fondo marino prima che Aridius diventasse… arido, hanno invaso le città del pianeta e il popolo autoctono ha un piano per sterminarli. Purtroppo questo piano include la distruzione del nascondiglio di Ian e Vicki.

I Dalek, fallito il tentativo di distruggere il TARDIS, contattano il popolo di Aridius per farsi consegnare il Dottore e Barbara, ma i nostri amici fuggono e Ian elabora l’ennesimo stratagemma risolutivo per fuggire dal pianeta…
Stay tuned!

– Saki

Atterrati in cima all’Empire State Building, il Dottore e i suoi amici hanno un divertente siparietto con un turista dell’Alabama, ma si smaterializzano quasi subito con il TARDIS per non essere raggiunti dalla macchina del tempo Dalek. Lo stesso accade su una nave, e l’equipaggio è così spaventato dai Dalek da lanciarsi in mare… viene così spiegata la leggenda della Mary Celeste.
Il Dottore sta intanto costruendo una macchina per allontanare i Dalek dalla loro rotta.
 
L’ennesima destinazione, la casa stregata di un parco a tema, si rivela un brutto colpo per i Dalek perché gli androidi che fungono da attrazioni sono immuni alle loro armi e li attaccano. Vicki, nella mischia, si nasconde nella loro macchina del tempo, e i suoi amici si accorgono della sua mancanza solo dopo essere ripartiti.
I Dalek elaborano il piano definitivo per sconfiggere l’equipaggio del TARDIS: creano una copia meccanica del Dottore!
 
Entrambe le navi atterrano sul pianeta Mechanus, dalla vegetazione piuttosto aggressiva: Vicki viene soccorsa dal Dottore e Ian, ma nel frattempo Barbara viene ingannata dal falso Dottore. Per fortuna, dopo un breve scontro, il vero Dottore ha la meglio… ma la minaccia dei Dalek incombe!
 
Stasera pubblicheremo il finale di THE CHASE, non perdetelo!
 
– Saki

L’incontro con un robot dal corpo sfaccettato, quasi sferico, è provvidenziale: esso conduce il Dottore, Vicki, Ian e Barbara in una magnifica città sopraelevata, a… fare compagnia al prigioniero giunto sul pianeta due anni prima, Steven Taylor. I Mechonoids, come racconta l’uomo, erano robot mandati dalla Terra per preparare il pianeta alla colonizzazione, ma a causa di una guerra interplanetaria i coloni non arrivarono mai e Steven non possedeva il codice per farsi riconoscere da loro come essere umano.
Ian elabora un piano per fuggire tutti insieme, calandosi dal tetto con una fune, mentre il Dottore lascia il suo “ricordino” per i nemici: il dispositivo pronto ad attivarsi. Mentre Mechonoids e Dalek si combattono a vicenda, la città esplode. Steven sembra essere rimasto indietro, vittima di quella distruzione.

Ian e Barbara decidono di tornare nella loro epoca con la macchina del tempo dei Dalek, più precisa e affidabile del TARDIS, anche se il Dottore è irritato e dispiaciuto di questo nuovo addio. Più tardi, lui e Vicki controllano dal Visualizzatore che siano arrivati a casa sani e salvi (nonché più affiatati che mai!) e si rasserenano…

Il prossimo #ClassicWednesday ci porterà a conoscere un curioso personaggio che ha qualcosa in comune con il Dottore… nel serial finale della seconda stagione! Alla prossima settimana

– Saki

Nello scorso #ClassicWednesday si era concluso il lungo e rocambolesco inseguimento del TARDIS da parte dei Dalek.
Sono felice di annunciarvi che non solo Steven è scampato al disastro su Mechanus, ma si è anche rifugiato di nascosto nel TARDIS: il Dottore e Vicki accettano di buon grado il clandestino a bordo, ma Steven non sembra convinto che la nave possa viaggiare nel tempo.
Atterrati nel 1066, l’anno di Guglielmo il Conquistatore, il Dottore esplora i dintorni e rimane incuriosito da un antico monastero, rimasto disabitato da tempo e ora occupato da un monaco solitario.
Costui, intanto, ha origliato le conversazioni dei viaggiatori con circospezione e interesse, rendendosi poi conto di aver smarrito il suo orologio: lo troverà Steven, sempre più convinto di non trovarsi davvero nel Medioevo. In effetti, il misterioso monaco sembra fornito di diversi comfort anacronistici, come un binocolo e un grammofono. Quando il Dottore visita il monastero, il monaco lo coglie di sorpresa e lo imprigiona in una cella perché non si metta in mezzo ai suoi piani, ma non avrà il coltello dalla parte del manico per molto.


Nel frattempo una nave vichinga sbarca sulla spiaggia e i suoi occupanti, l’avanguardia di una flotta numerosa, si scontrano con gli uomini del villaggio!

A più tardi per la seconda parte di THE TIME MEDDLER

– Saki

Rieccoci con THE TIME MEDDLER

Ma chi è e che cosa vuole questo falso monaco, dunque? Proviene dallo stesso pianeta del Dottore, ha un suo TARDIS, più avanzato e moderno, e vuole cambiare la storia. Ha posizionato un cannone atomico verso il mare, da cui arriverà la flotta vichinga al completo: sbarazzandosene, re Harold potrà vincere la battaglia di Hastings e i Normanni non conquisteranno mai l’isola…

Il Dottore tenta di dissuaderlo e si fa mostrare il suo TARDIS, camuffato da sarcofago sassone, dove ritrova Steven e Vicki che per tutto quel tempo l’avevano cercato ovunque. Il monaco sguscia via, si finge alleato dei vichinghi superstiti e li convince portare una scorta di lanciarazzi fino al cannone, dicendo loro che si tratta di luci per guidare la flotta in arrivo.
Ma gli uomini del villaggio uccidono i vichinghi, e quando il monaco torna al monastero trova una lettera del Dottore: prima di ripartire ha eliminato il dispositivo di controllo dimensionale del suo TARDIS, così da lasciarlo confinato in quell’epoca, sconfitto e furioso!

Capite bene come un’avventura del genere sia stata rivoluzionaria per la serie, mostrandoci un altro Signore del Tempo (termine che all’epoca non era ancora stato inventato, naturalmente) con il suo TARDIS personale! Non a caso questo serial conclude la seconda stagione di Doctor Who, aprendo infinite possibilità per il Dottore, Steven e Vicki…

Alla prossima settimana con la terza stagione e i graziosissimi Chumbley di GALAXY 4!

– Saki

Terza stagione

Bentornati a #ClassicWednesday con la terza stagione di Doctor Who!

Sullo scanner del TARDIS, appena atterrato su un pianeta all’apparenza deserto, appare un robottino che sembra analizzare il TARDIS girandoci intorno. Vicki lo battezza “Chumbley”, cicciottello, ma questo si dimostra, se non ostile, non certo innocuo. Mentre li convince a seguirlo, due donne lo catturano con una rete magnetica, ma ne arrivano altri e tutti si rifugiano nell’astronave delle viaggiatrici, schiantatasi più di un anno prima.

Secondo il racconto delle donne, provenienti dal pianeta Drahva, i Chumbley appartengono ai Rill, una razza mostruosa che ha causato il loro violento atterraggio sul pianeta e ucciso un membro del loro equipaggio.
Inoltre, i Rill sostengono che il pianeta ha solo 14 giorni di vita e stanno per completare la riparazione del proprio mezzo, perciò le Drahvin vogliono impossessarsene per fuggire.

Il Dottore controlla sulla sua mappa astrale e scopre che… di giorni in realtà ne restano soltanto due, e insiste che le Drahvin lascino il pianeta insieme ai Rill mettendo da parte rancori e divergenze, ma…

A stasera con la conclusione di GALAXY 4!

– Saki

Le Drahvin, lungi dall’accettare di allearsi con i Rill come ha suggerito il Dottore, sono decise a rubare la loro nave e minacciano i tre viaggiatori per avere il loro aiuto, tenendo Steven come ostaggio.

Rimasto senza altra scelta, il Dottore raggiunge con Vicki la nave dei Rill: questi si rivelano creature sagge, pacifiche e dalla tecnologia avanzatissima, e raccontano a Vicki la loro versione dei fatti.
Non solo sono state le Drahvin ad attaccarli per primi, ma si erano anche offerti di aiutarle, ricevendo continui rifiuti dalla loro comandante Maaga. Il Dottore quindi fornisce loro, tramite il TARDIS, l’energia necessaria a far ripartire la nave, mentre i Chumbley aiutano Steven a fuggire e raggiungere i suoi amici.

Maaga e le Drahvin tentano di distruggere i Chumbley ed entrare nella nave dei Rill prima che decolli, ma è troppo tardi: la paura del diverso, l’odio e l’orgoglio hanno segnato il loro destino. Anche il TARDIS si smaterializza mentre il pianeta esplode…

La prossima settimana (e sono emozionata a dirvelo!) lanceremo una prima occhiata sul pianeta Kembel, protagonista di una futura lunghissima ed emozionante avventura… a presto, perciò, con #ClassicWednesday e MISSION TO THE UNKNOWN!

– Saki

Come promesso oggi inizieremo questo #ClassicWednesday con MISSION OF THE UNKNOWN, il breve episodio che annuncia una futura, lunga, emozionante avventura…

Sul pianeta Kembel, l’agente del Servizio di Sicurezza Spaziale Marc Cory è in missione per intercettare i Dalek, nuovamente avvistati dopo quasi duemila anni dall’invasione della Terra. È ben informato: sta infatti iniziando la “conferenza di guerra” fra i cyborg di Skaro e i rappresentanti di sette galassie, uniti nel voler conquistare il nostro sistema solare.


Cory riesce ad ascoltare i loro piani e a registrare un messaggio d’emergenza, ma non ad inviarlo: i Dalek lo trovano e lo uccidono. Il nastro, però, resta intatto… qualcuno lo troverà?

A più tardi con THE MYTH MAKERS, un tuffo nella leggenda!

– Saki

Assedio di Troia. Fuori dalle mura della città, Ettore e Achille si sfidano. Proprio mentre Achille invoca l’aiuto di Zeus, il TARDIS si materializza e il Dottore ne esce, distraendo Ettore e permettendo ad Achille di sferrargli il colpo mortale. Di nuovo, il viaggiatore che non dovrebbe interferire ha FATTO LA STORIA!

Se Achille crede ciecamente alla sua natura divina, Ulisse è però convinto che il Dottore sia una spia troiana e lo conduce al cospetto di Agamennone, che lo trattiene rinviando il suo giudizio. Anche Steven, uscito a cercare il Dottore, viene arrestato da Ulisse.

Il TARDIS, invece, viene portato in città dal principe troiano Paride. La sorella Cassandra, che ha appena sognato un nefasto dono da parte dei Greci, si prepara a farne un bel falò, ma Vicki ne esce e fa una buona impressione su re Priamo, che le dà il nome di Cressida e la accoglie a corte. Lei si innamora, ricambiata, del giovane principe Troilo.

Benché Ulisse sia furioso con il “falso Zeus” e Steven, chiede loro consigli strategici per terminare l’assedio a favore dei Greci. Il Dottore, convinto che la storia del cavallo sia solo una leggenda, non vuole forzare la situazione e prende tempo, elaborando il progetto di una macchina volante…

A stasera con la conclusione di THE MYTH MAKERS!

– Saki

Steven si finge un guerriero per farsi prendere prigioniero da Paride e ricongiungersi con Vicki. Il suo arrivo in città, però, getta di nuovo sospetti su Vicki e finiscono entrambi in cella.
Il Dottore si è risolto a suggerire a Ulisse il leggendario trucco del cavallo, e fa parte della spedizione al suo interno. Priamo e Paride sono felici della partenza dei Greci e dell’apparizione del cavallo sulla spiaggia, che considerano di buon augurio; non ascoltano gli avvertimenti di Cassandra e Vicki viene liberata.

Per salvare Troilo dall’imminente distruzione della città, la ragazza gli chiede di ricatturare Steven, fuggito dalla sua cella. Fuori dalle mura, però, il giovane è costretto ad affrontare ed uccidere Achille. Ulisse e i suoi uomini iniziano il massacro mentre il Dottore e Steven, gravemente ferito, ripartono nel TARDIS portando con sé la sacerdotessa Katarina. Vicki, sana e salva, raggiunge Troilo: insieme si uniranno ad Enea nei suoi viaggi…

Con un po’ di commozione diciamo addio alla piccola Vicki e vi diamo appuntamento al prossimo #ClassicWednesday, in cui torneremo su Kembel e un po’ ovunque nello spazio!

– Saki

È arrivato il giorno! Preparate i bagagli, perché ci imbarcheremo in THE DALEKS’ MASTER PLAN, l’avventura più lunga mai scritta nella storia della serie: ben 12 episodi, senza contare il prequel MISSION TO THE UNKNOWN di cui abbiamo già parlato due settimane fa.
 
Torniamo quindi un attimo al pianeta visto di sfuggita dallo scanner… moviola… Kembel, anno 4000! Il Servizio di Sicurezza Spaziale ha mandato l’agente Bret Vyon (interpretato da Nicholas Courtney, che sarà il futuro volto del Brigadiere Lethbridge-Stewart!) a cercare Marc Cory, disperso nella missione precedente. Per fortuna, invece di imbattersi subito nei Dalek, Vyon incontra il Dottore, atterrato per cercare aiuto: Steven è in condizioni disperate, perché la spada con cui è stato ferito a Troia era avvelenata. Il primo approccio non è dei più amichevoli, nondimeno Vyon ha un antidoto per il veleno e Steven si riprende.
 
Nel frattempo, il Dottore scopre che il Guardiano del Sistema Solare, Mavic Chen, è in combutta con i Dalek, e si sostituisce al rappresentante della Quinta Galassia, Zephon, nell’imminente riunione… sì, come quella che abbiamo visto l’altra volta. Scopre così il piano dei Dalek: costruire un Distruttore Temporale, una potentissima arma il cui nucleo è costituito da un rarissimo minerale, il Taranio – fornito proprio da Mavic Chen. Il leader del Sistema Solare crede così di acquisire enorme importanza e potere, ignaro che i Dalek intendono distruggere tutti i loro alleati una volta raggiunto il dominio sulle galassie.
 
 

Il vero Zephon, intanto, dà l’allarme e il Dottore riesce a rubare il nucleo di Taranio. Lui, Steven, Katarina e Vyon fuggono nell’astronave di Mavic Chen, portando con loro anche il nastro registrato da Marc Cory e trovato nella giungla dal Dottore, diretti sulla Terra….

– Saki

I Dalek dirottano a distanza la nave sulla colonia penale Desperus. I nostri riescono a riavviarla manualmente prima che i Dalek li raggiungano, ma nel frattempo un galeotto si è introdotto clandestinamente a bordo e solo l’estremo sacrificio di Katarina, che si getta nel vuoto con l’intruso, salva la situazione.

La nave giunge sulla Terra, dove però gli agenti del Servizio di Sicurezza sono già pronti a recuperare il Taranio su ordine di Mavic Chen, guidati dall’esperta e determinata Sara Kingdom. Prima che possano tentare di spiegarle la verità, Sara uccide Bret e parte all’inseguimento del Dottore e di Steven, raggiungendoli in una stanza dove, a loro insaputa, si sta svolgendo un esperimento di dispersione molecolare: tutti e tre vengono trasportati sul pianeta Mira, un luogo paludoso, malsano e abitato dagli invisibili Visian.

Mavic Chen, nel frattempo, è preoccupato che possano considerarlo ormai inutile ai loro piani, e riesce a rigirare la situazione a proprio favore. I Dalek intanto hanno raggiunto Mira, ma i Visian li attaccano e il Dottore, Steven e Sara rubano la loro nave, che viene comunque dirottata verso Kembel. Il Dottore costruisce un falso nucleo di Taranio e per completarlo Steven compie un esperimento rischiosissimo, che però permette loro di consegnarlo a Mavic Chen una volta atterrati e di partire con il TARDIS sani e salvi…
Ma dove?

– Saki

Bentornati a #ClassicWednesday dove proseguiamo il racconto della punta di diamante della terza stagione, THE DALEKS’ MASTER PLAN!

Il Dottore è deciso a distruggere il Taranio, ma dovrebbero prima atterrare in un luogo sicuro per farlo: né l’Inghilterra degli anni Sessanta, dove il Dottore viene arrestato e Steven si traveste da poliziotto per liberarlo, né gli studi cinematografici in cui incontrano Charlie Chaplin e Bing Crosby – tra mille equivoci e scene divertenti – sono l’ideale, tantomeno il campo di cricket durante una partita internazionale.


Su Kembel, i Dalek scoprono che il nucleo consegnato dal Dottore è falso, perciò fanno partire un macchina del tempo da Skaro per inseguire il TARDIS. Ma non sono gli unici a inseguirlo: anche il Monaco, che è riuscito a riparare il suo, vuole la sua vendetta sul Dottore per averlo abbandonato nel Medioevo. Sul pianeta vulcanico Tigus riesce a sabotare la serratura del TARDIS del Dottore, ma questi la ripara.
Nell’antico Egitto, le tre macchine del tempo si ritrovano tutte insieme. Mavic Chen e i Dalek convincono il Monaco a recuperare il Taranio per loro, ma il Dottore, nascosto, ascolta il loro piano e ne elabora uno suo. Si intrufola nel TARDIS del Monaco, ne cambia l’aspetto in una cabina della polizia e ruba la sua unità direzionale.

Costretto più tardi a consegnare il Taranio a Mavic Chen, con questa unità può avere il controllo sulla propria destinazione: si dirige quindi su Kembel per fermare i Dalek…

Rieccoci con la parte finale di THE DALEKS’ MASTER PLAN

Il Dottore si dirige verso la città dei Dalek ma non dà più notizie di sé, perciò Steven e Sara lo seguono all’interno: trovati i rappresentanti delle galassie imprigionati nella sala riunioni – incluso Mavic Chen, perché ormai inutili ai loro piani – li liberano affinché possano preparare i loro eserciti contro i traditori Dalek. Chen, però, non parte con gli altri e anzi prende in ostaggio Steven e Sara, conducendoli dai Dalek. È ormai all’apice della sua mania di grandezza, si crede superiore al Dalek Supremo e immortale, ma viene presto sterminato.

Il Dottore esce dal suo nascondiglio e attiva il Distruttore Temporale, ormai completato, ordinando ai suoi compagni di fuggire nel TARDIS. Ma Sara torna indietro per aiutare il Dottore e il congegno, mentre trasforma l’intero pianeta in un deserto, distrugge lentamente lei e riduce il Dottore allo stremo delle forze.

Con l’aiuto di Steven, che riesce ad invertire il processo del Distruttore e ridurre i Dalek ad embrioni senza vita, il Dottore si rianima ed entrambi ripartono nel TARDIS, colmi di tristezza ma rassicurati per le sorti dell’universo.

La prossima settimana su #ClassicWednesday atterreremo nella Francia del Cinquecento, tra guerre di religione e false identità… au revoir dalla vostra

– Saki

THE MASSACRE OF ST. BARTHOLOMEW’S EVE è quel serial di cui nessuno pronuncia il titolo per intero, abbreviandolo semplicemente in “The Massacre”. È una delle avventure storiche del tutto perdute in video, ma anche una delle più belle a mia opinione.

Atterrati nel sedicesimo secolo a Parigi, il Dottore e Steven si separano in una taverna: il primo desidera discutere di scienza con uno speziale dell’epoca, Preslin, il secondo visitare la città. Ma, ascoltando i discorsi degli avventori, comprende che si tratta di un periodo storico difficile, in cui Cattolici e Protestanti sono ai ferri corti. Fa amicizia con un gruppo di giovani protestanti, al servizio dell’ammiraglio de Coligny, tra cui Gaston e Nicholas, che gli spiegano la situazione: il principe ereditario ha sposato una nobile cattolica, causando ancora più odio in entrambe le fazioni anziché appianare i contrasti.

L’arrivo della giovane Anne, in fuga dalle guardie, mette in allerta la compagnia: la ragazza infatti sostiene di aver ascoltato una conversazione a casa dell’Abate di Amboise, che sottintendeva un piano di sterminio dei Protestanti. Steven, sempre più preoccupato per il Dottore, si unisce al gruppo per trascorrere la notte al palazzo dell’ammiraglio.
Ciò che non sanno è che l’oste della taverna spiffera le loro mosse ai cattolici, in particolare ad un uomo di fiducia dell’Abate.
Nel frattempo, il Dottore ha rassicurato Preslin dell’importanza dei suoi studi.

L’Abate è deciso a ritrovare la ragazza e mobilita i suoi uomini, ma quando vediamo il suo volto scopriamo che è identico al Dottore.
Quando Steven lo scopre a sua volta, immagina che il Dottore abbia preso la sua identità, ma si scontra con i suoi nuovi amici che non gli credono e pensano sia una spia dei cattolici…

Steven si dirige al palazzo dell’Abate di Amboise, dove origlia un piano che prevede l’assassinio di un uomo il cui nome in codice è “Il Pezzente di Mare” a causa della sua alleanza con i protestanti olandesi. Non riesce però ad avvertire Nicholas e Gaston, perché quest’ultimo lo scaccia in malomodo. Peccato… perché il Pezzente di Mare è il nome con cui il Re di Francia ha soprannominato De Coligny!
L’unica a credere alla sua buona fede è Anne, che fugge e si unisce a lui, e finalmente riescono ad avvertire Nicholas e sventare l’attentato.

Il Re è adirato con sua madre, al vertice del complotto, mentre l’Abate viene ucciso dai suoi stessi alleati per il fallimento del piano: naturalmente viene data la colpa ai Protestanti, causando l’ira dei Cattolici in tutta la città… in tutto ciò, proprio Steven, che ancora crede che l’Abate fosse in realtà il Dottore, viene additato come l’assassino e fugge a gambe levate, raggiungendo la casa di Preslin dove si nasconde Anne.

Per fortuna il Dottore è vivo e vegeto: quando viene a conoscenza dell’anno e del giorno in cui si trovano, però, decide di tornare immediatamente al TARDIS con Steven, perché la Regina Madre sta per ordinare il massacro sistematico dei Protestanti.

Steven è orripilato per aver lasciato Anne al suo destino, dichiara che il Dottore non ha riguardo per la vita umana e decide di lasciare la nave dovunque atterreranno.
Il Dottore è triste e pensieroso, ripensa a tutti coloro che l’hanno abbandonato con un monologo struggente.
All’improvviso Dodo, una ragazza molto somigliante ad Anne – e che porta il suo stesso cognome – entra nel TARDIS, seguita poco dopo da Steven che avverte il Dottore di due poliziotti che stanno per raggiungerli. Il Dottore parte subito, proprio come fece con Barbara e Ian, senza curarsi che la ragazza non potrà tornare facilmente alla sua epoca.

Al prossimo #ClassicWednesday con la prima avventura di Dodo, THE ARK!

– Saki

Bentornati a #ClassicWednesday con THE ARK, il primo viaggio di Dodo Chaplet con il Dottore e Steven!

La ragazzina appena arrivata nel TARDIS non vuole certo tornare a casa, vivace e curiosa com’è. Quando si materializzano in una giungla abitata da animali da tutto il mondo, la ragazza crede di trovarsi in uno zoo, ma presto scoprono di essere invece in una gigantesca astronave, milioni di anni nel futuro: la Terra sta per essere distrutta dal Sole, perciò i Guardiani della razza umana stanno viaggiando verso il pianeta Refusis II insieme ad esemplari di ogni specie animale e vegetale e ad un altro popolo, i Monoid, con cui vivono in armonia. La maggioranza di loro, comunque, sono stati miniaturizzati in attesa di giungere alla meta.

I viaggiatori vengono accolti con calore dal comandante della nave, ma un banale raffreddore di cui soffre Dodo si rivela potenzialmente letale sia per l’equipaggio umano che per i Monoid. Vengono arrestati e condannati a morte, ma il comandante, benché sia tra i primi contagiati, dà loro una possibilità: infatti il Dottore riesce a produrre un vaccino efficace e le accuse su di loro cadono.

Ripartono, ma la destinazione si rivela… la stessa! Sì, atterrano di nuovo nello stesso luogo, ma 700 secoli più tardi, quando ormai Refusis II è in vista. Nel frattempo la situazione è cambiata drasticamente: a causa di una mutazione del virus e di nuove tecnologie a disposizione dei Monoid, questi hanno preso il potere e i discendenti dei Guardiani sono costretti a servirli. Oltretutto il leader dei Monoid ha intenzione di far esplodere l’astronave subito dopo lo sbarco della propria gente, sterminando gli esseri umani…

A più tardi con la conclusione… si spera più felice di quella degli scorsi serial! Già troppe lacrime sono state versate

Il Dottore e Dodo sono costretti a scendere sul pianeta su una navetta insieme al vice-comandante dei Monoid, dove conoscono un Refusiano: si tratta di creature senza un corpo fisico, che sapevano dell’arrivo degli stranieri ed erano ben disposti ad accoglierli purché pacifici. Il Monoid, in comunicazione con l’astronave, sta per dare il via libera allo sbarco e al piano di distruzione dei Refusiani stessi, ma uno di loro lo ferma facendo esplodere la navetta – lasciando il Dottore e Dodo senza possibilità di tornare all’astronave e quindi al TARDIS.

Nel frattempo, gli schiavi umani dei Monoid insieme a Steven vengono a conoscenza del piano di sterminio, ma ormai i loro padroni hanno abbandonato l’astronave e sono scesi sul pianeta, lasciando solo… la bomba che sta per distruggerli! Ma dove si trova?

Presto i Monoid si dividono in due fazioni e combattono tra loro; ne approfittano il Dottore e i Refusiani che collaborano per aiutare gli insorti a lasciare la nave e soprattutto localizzare la bomba, nascosta all’interno di una statua indistruttibile e pesantissima. Per fortuna i Refusiani hanno poteri telecinetici e la portano nella zona di carico, dove viene espulsa prima di esplodere.

Umani e Monoid accettano di vivere in pace sul pianeta, senza più prevalere gli uni sugli altri, e il Dottore riparte con i suoi compagni per la prossima avventura.
Ma dov’è il Dottore? Si sono appena materializzati e lui è… svanito nel nulla!

Lo scoprirete nella prossima avventura, una delle mie preferite: THE CELESTIAL TOYMAKER, sempre qui su #ClassicWednesday!

– Saki

Sono felicissima di presentarvi, nel #ClassicWednesday di questa settimana, uno dei miei serial preferiti degli anni sessanta e non solo: THE CELESTIAL TOYMAKER!

Usciti dal TARDIS, il Dottore torna visibile ma è la nave a sparire. Si trovano infatti nel regno del Giocattolaio Celestiale, una malvagia entità dall’aspetto umano – e abbigliato come un Mandarino cinese – che il Dottore già conosce; si diverte a rapire poveri malcapitati e costringerli a partecipare ai suoi giochi: se vincono li lascia andare, se perdono restano suoi prigionieri per sempre, come bambole da manipolare a piacimento.

Il Dottore viene separato dai suoi compagni e impegnato in un difficilissimo gioco di logica che ha come premio la propria libertà. Steven e Dodo, intanto, per recuperare il TARDIS devono affrontare una serie di prove, prima che il Dottore risolva il gioco: la prima sfida è un percorso ad ostacoli contro due clown, che barano spudoratamente: una volta scoperti i loro trucchetti, riescono a vincere e passare al gioco successivo, che include un indovinello…

A più tardi!

– Saki

P.S. Come? Vi chiedete come possono esistere fotogrammi di una puntata del 1966? Mistero svelato! Si tratta di foto di scena!

Steven e Dodo sono ancora alle prese con le folli prove del Giocattolaio!

Questa volta devono gareggiare contro carte da gioco personificate per scoprire l’unica sedia della stanza senza trappole nascoste; Dodo rischia la sorte e sta per soccombere, ma con l’aiuto di Steven e un po’ di fortuna i due riescono a vincere anche questa volta. Nuove istruzioni li conducono in una cucina, in compagnia di altri due pittoreschi personaggi, dove devono cercare la chiave per una sala da ballo con minacciose bambole danzanti. Il tempo sta per scadere, perché il Dottore è vicino a terminare le mosse del rompicapo.

Raggiungono il TARDIS dopo l’ultima pericolosissima sfida proprio mentre il Dottore sta per fare l’ultima mossa, ma è una trappola: una volta sconfitto il Giocattolaio, il suo mondo svanirà, portando via anche tutti loro.
Sembra non esserci soluzione, ma il Dottore inganna il gioco stesso, usando la voce del Giocattolaio, così che il TARDIS possa ripartire mentre la falsa realtà creata dal nemico si sgretola.
Festeggiando con i suoi compagni, il Dottore ha però un piccolo inci… dente…

Il Giocattolaio sarà uno dei nemici principali nella nostra storia del giovedì, perciò state sintonizzati anche domani e… alla prossima settimana con #ClassicWednesday e un’avventura nel Far West!

– Saki

Nella cittadina di Tombstone, nel selvaggio West, la banda dei fratelli Clanton arriva per vendicarsi del pistolero Doc Holliday, a sua volta da poco arrivato in città, di cui però non conoscono il volto.

Ma anche il TARDIS si materializza e sia Steven che Dodo sono felicissimi di visitare un’epoca tanto interessante, mentre il Dottore ha urgente bisogno di un dentista. E chi ha appena aperto un ambulatorio dentistico? Doc Holliday, naturalmente!

Per via di una serie di equivoci, i Clanton si convincono che il Dottore sia proprio Holliday. Quest’ultimo ne approfitta e, consegnata al Dottore la sua pistola, lo manda al saloon dove i fratelli attendono con le armi in pugno. Gli equivoci continuano e l’intervento del vero Holliday da dietro le quinte, con un po’ di aiuto da parte di Steven, fa sì che nessuno si faccia male e che lo sceriffo Wyatt Earp porti il Dottore al sicuro in prigione. È l’unico modo, infatti, per impedire che i Clanton uccidano sia lui che il vero Holliday, a cui è legato da una buona amicizia.

Nel frattempo, Doc fugge dalla città con la fidanzata Kate e una riluttante Dodo, mentre i Clanton tengono in ostaggio Steven e minacciano di impiccarlo. Sarà Earp (che il Dottore continua a chiamare Werp) a salvare la situazione; oltretutto arriva il barista del saloon che testimonia la verità su Holliday e sulla sua fuga.

Johnny Ringo, un altro pericoloso fuorilegge in cerca di Holliday, si offre di aiutare il Dottore e Steven a cercarlo e quindi recuperare Dodo, ma il Dottore avvisa subito Earp e i suoi uomini.

I Clanton intanto commettono un grave errore, uccidendo il fratello minore di Earp, scatenando così una vera e propria faida tra famiglie e un appuntamento all’alba fuori dal saloon.

Con Ringo pronto a giocare sporco dalla parte dei Clanton, solo l’intervento di Dodo salva Holliday, tornato ad aiutare il suo amico Earp, e gli uomini di legge vincono lo scontro – con qualche amaro risvolto, ma certi di aver fatto la cosa giusta. Il Dottore, invece, è fermamente convinto che la violenza non sia mai la soluzione…

Bentornati a #ClassicWednesday con THE SAVAGES!

Il Dottore è disgustato dall’eccesso di violenza del selvaggio West della scorsa avventura! Decide quindi di portare i suoi amici su un pianeta popolato da una civiltà fortemente avanzata, certo di trovare pace e uguaglianza uniti ad un grande livello tecnologico.

E così sembra: il leader Jano è fiero di mostrare al Dottore, che considera un modello e un’ispirazione in quanto viaggiatore del tempo, l’estremo avanzamento della loro scienza e la felicità del popolo: hanno scoperto il segreto del trasferimento dell’energia vitale.

Dodo, però, scopre il rovescio della medaglia: l’energia di cui parla Jano è risucchiata dai “selvaggi”, uomini che vivono nelle foreste attorno alla città, poi rispediti fuori allo stremo delle forze. Quando il Dottore viene a sapere ciò, offre il suo aiuto ad uno dei poveri malcapitati, ma viene catturato e sottoposto allo stesso trattamento. La sua energia vitale si rivela incredibilmente alta, e Jano la richiede per sé. Al risveglio il leader parla e si comporta come il Dottore…

Nel frattempo, i “selvaggi” hanno portato al sicuro Steven e Dodo nelle loro caverne, perché le guardie stanno cercando anche loro. Con un trucchetto, Steven riesce a catturare una guardia e a rubare la sua arma; con Dodo ritorna alla città e tenta di liberare il Dottore, ancora debole e confuso, ma il capitano Edal li imprigiona tutti e tre in un corridoio.

Jano, sotto l’influsso dell’energia del Dottore, li libera aprendo la porta verso l’esterno. Continua a fingere di non essere cambiato, ma ha ormai acquisito una coscienza morale a cui non può più sfuggire, ed elabora un piano con il Dottore e i selvaggi: distruggere le apparecchiature di trasferimento energetico, e provare a vivere tutti insieme come un unico popolo. Solo Edal si rifiuta di obbedire agli ordini, ma viene messo fuori combattimento da Steven, che diventerà il mediatore del lungo processo di integrazione fra le due comunità. Il Dottore e Dodo ripartono, non senza commozione!

E mi commuovo ogni volta anch’io perché Steven rimane uno dei miei companion preferiti…
La prossima settimana avremo un finale di stagione con i fiocchi, perché torneremo a Londra e conosceremo due nuovi amici! Perciò vi aspetto sempre qui su #ClassicWednesday!

– Saki

E siamo di nuovo a Londra! La curiosità del Dottore per le scoperte scientifiche è soddisfatta quando lui e Dodo visitano la BT Tower e vengono guidati dal Professor Brett a conoscere WOTAN, il supercomputer che sta per essere collegato con i suoi simili in tutto il mondo. Nel frattempo, la segretaria di Brett, Polly, porta Dodo in un locale di Covent Garden dove conoscono il giovane marinaio Ben. Ma una strana telefonata riporta la compagna del Dottore di nuovo alla torre: WOTAN ha preso il controllo della mente di tutti coloro che vi sono stati in contatto, vuole comandare l’intero pianeta, e per farlo ha bisogno del Dottore!

Dodo ha quindi il compito di portare il Dottore a sottomettersi a WOTAN, ma la sua mente è più forte di quella umana e resiste al controllo; riesce a liberare Dodo dall’ipnosi e manda Ben ad investigare l’area intorno al locale notturno, dove è avvenuta una morte sospetta, ma nel frattempo è Polly a cadere nella rete del Professor Brett.

WOTAN ha ordinato la costruzione di macchine da guerra nelle principali città del mondo, a cominciare da Londra. Ben assiste di nascosto ai test sulla prima macchina e viene scoperto proprio da Polly, che gli salva la vita ma lo arruola per il lavoro forzato.

Riuscito a fuggire, Ben avverte il Dottore, che si precipita al magazzino con le autorità, ma la macchina compie un massacro prima di fermarsi – la sua programmazione, infatti, non era completata. Una seconda macchina inizia a seminare panico e distruzione nella zona di Battersea, e questa volta il Dottore la neutralizza e la riprogramma per distruggere WOTAN, liberando così Brett e Polly dal suo influsso e salvando l’umanità.

Più tardi, Ben e Polly,hanno però una brutta notizia da dare al Dottore: Dodo ha deciso di restare a Londra. Incuriositi dalla cabina in cui è entrato, lo seguono… proprio mentre sta per smaterializzarsi!

Quarta stagione

Bentornati a #ClassicWednesday con la quarta stagione e THE SMUGGLERS!

Il Dottore si arrabbia con Ben e Polly per essersi introdotti nel TARDIS, e spiega loro che non sarà in grado di riportarli a Londra molto presto. A differenza di Polly, Ben è assolutamente scettico sul fatto di viaggiare nello spazio e nel tempo. Il TARDIS è atterrato su una spiaggia della Cornovaglia, e come scoprono poco dopo, nel sedicesimo secolo; in cerca di un riparo dall’imminente tempesta, incontrano il custode della chiesa, Joseph Longfoot, che sussurra al Dottore una frase misteriosa. Poco dopo, mentre il Dottore e i suoi nuovi compagni hanno preso alloggio nella vicina locanda, un marinaio aggredisce il custode, accusandolo di sapere dov’è nascosto il tesoro del pirata Avery. Non ricevendo soddisfazione, lo uccide e si dirige alla locanda, convinto che Longfoot abbia rivelato il segreto agli stranieri: con altri tre della ciurma rapisce il Dottore e mette Ben KO.

Giunge lo squire, il signorotto e magistrato del villaggio, ma invece di aiutare Polly e Ben a ritrovare il Dottore, li arresta incolpandoli dell’omicidio di Longfoot. Riescono a fuggire, ma si separano nel sotterraneo della chiesa: da un passaggio segreto è uscito un uomo, che i due catturano pensando sia il vero assassino.
Con il Dottore prigioniero sulla loro nave, il capitano Pike e Cherub vanno dallo Squire a parlare di affari, in quel momento arriva Polly che ribadisce la sua innocenza e accusa Cherub di aver rapito il Dottore…

I due pirati negano e lo Squire è sempre più convinto della colpevolezza di Polly, ma sospetta che l’uomo catturato dai due stranieri sia un ispettore fiscale mandato dal Re, il che sarebbe un vero guaio per lui e tutto il suo villaggio di contrabbandieri.
E ha indovinato: lo sconosciuto è davvero l’ispettore Blake, e rivela a Ben che il passaggio conduce alla spiaggia. Così si incontrano a metà strada con il gruppo formato dallo Squire, da Pike e Cherub e dalla povera Polly legata e imbavagliata…

Blake finge di credere alla colpevolezza dei due giovani e li porta via con sé, ma presto li libera e va a cercare rinforzi; la situazione è grave, perché i pirati non si limiteranno a vendere merci e cercare il tesoro di Avery, ma progettano di saccheggiare e bruciare il villaggio.

Il Dottore, intanto, è fuggito dalla nave e ha raggiunto Ben e Polly: insieme cercano il tesoro nei sotterranei della chiesa, aiutandosi con la frase di Longfoot. I pirati prendono il comando della ricerca e finalmente Pike mette le mani sul tesoro, ma arriva Blake con un plotone di soldati che sterminano l’intero equipaggio.
Il TARDIS può ripartire per una nuova avventura, ma la nuova destinazione sembra… brr… freddissima!

Mercoledì prossimo sarà un #ClassicWednesday molto intenso, preparate coperte e cioccolata calda!

Sempre vostra,

– Saki

Che freddo! Per forza, i nostri amici sono finiti al Polo Sud… precisamente nei pressi di un osservatorio spaziale, negli anni ‘80. Il loro arrivo causa un po’ di scompiglio e curiosità, ma il personale dell’osservatorio ha qualcosa di più importante tra le mani: è apparso improvvisamente un pianeta situato fra Marte e Venere, che sta deviando la rotta di una capsula spaziale, la Zeus IV, e risucchiando la sua energia. Il Dottore spiega di che cosa si tratta: quel pianeta è il gemello della Terra.

Mentre si tenta con tutti i mezzi possibili di far atterrare la Zeus IV, le autorità del Comando Spaziale Internazionale si concentrano ad interrogare il Dottore, ma nel frattempo atterra una navetta e ne scendono tre creature dall’aspetto insieme robotico e umanoide, che iniziano a uccidere i soldati della base e interrompono le manovre di salvataggio della capsula, causando la morte del suo equipaggio.

Le creature si presentano come Cybermen, provenienti dal pianeta Mondas, un tempo parte del Sistema Solare ma allontanatosi milioni di anni prima; erano esseri umani proprio come i terrestri, ma per sopravvivere hanno sostituito i loro corpi con parti meccaniche ed eliminato le emozioni dal loro cervello. Siccome Mondas sta esaurendo la sua energia, intendono risucchiarla dalla Terra, dando la possibilità ai suoi abitanti di diventare come loro o morire. Ben e il comandante della base, il generale Cutler, riescono a liberarsi dei tre Cybermen, ma altre centinaia sono in arrivo.

Il Dottore perde improvvisamente conoscenza, come se anche lui avesse perso tutte le sue energie. Nel frattempo Cutler decide di lanciare un’arma radioattiva contro Mondas, nonostante abbia ricevuto ordini contrari dai suoi superiori al Comando di Ginevra nonché dalla totalità dei suoi sottoposti. Ben riesce a sabotare il razzo: Cutler è furioso quando il lancio fallisce e minaccia tutti, perché è convinto che ciò ha condannato a morte il figlio, in missione su un’altra capsula spaziale. È così fuori di sé da non badare al successivo sbarco di Cybermen, che lo uccidono. Il Dottore, che sembra essersi ripreso, suggerisce ai Cybermen di restare sulla Terra pacificamente, perché Mondas è comunque destinato ad autodistruggersi per la troppa energia assorbita dalla Terra. Ma al contrario, i cyborg vogliono distruggere la Terra con la bomba, per salvare il loro pianeta: Ben e gli scienziati della base scoprono il punto debole dei nemici, le radiazioni, e lo usano contro di loro, mentre Mondas finalmente si disintegra e tutti i Cybermen sbarcati sulla Terra, che dipendevano direttamente dal loro pianeta natale, si disattivano.

Il Dottore sta di nuovo male e si affretta verso il TARDIS, dove predispone i comandi per un nuovo viaggio e si accascia al suolo: sotto gli occhi increduli di Ben e Polly, in uno sfolgorare di luce il suo aspetto cambia…