RESOLUTION – recensione di Six
Doctor Who – Speciale capodanno 2019, Recensione di Six
Boh, adesso sono nei guai. Dovrei essere in grado di dire tante cose belle quante cattiverie dicevo prima. Sapete cosa?! Quello era il Six del 2018 e non è giusto che io debba rispondere delle sue azioni! Comincia un anno nuovo e mi sento moralmente ed eticamente sollevato da qualsiasi nefandezza passata. E anche il mio voto di niente spoiler è rimasto nel 2018, quindi ritenetevi avvisati!
Resolution. Un titolo che non promette assolutamente niente, ma che nasconde una storia veramente innovativa, nel classico stile del Dottore, che prende cose già viste e le mette in una luce tutta nuova. Il dalek che prende il controllo delle persone dalla colonna vertebrale? Magnifico. Il modo in cui la ragazza ospite sorride quando supera il limite di velocità, per la pura e semplice adrenalina? Da brividi. Ma è nella seconda parte che Chibnall passa al dessert: in un callback al primo episodio, il dalek si forgia un intero corpo da parti recuperate qua e là e troviamo finalmente un dalek al completo, versione officine metalmeccaniche di Sheffield, proprio in parallelo al sonico del Dottore! Il design regge e il primo confronto con il Dottore è quasi tutto quello che avremmo potuto sperare: il dalek è atterrito dalla sua presenza e tenta subito di exterminate her!!!, ma quando si rivela ostico fugge con la coda tra le gambe. E combatte un plotone militare.
Dalek contro plotone militare? Grazie. Dalek contro carro armato? Grazie, grazie, grazie! Dalek davvero pericoloso? Grazie all’infinito. I tempi dei dalek barzelletta di Moffat sono storia antica, qui un singolo dalek terrorizza l’intero pianeta, come nell’era di Davies e non si mette a sbraitare prima di attaccare, ogni volta che ha il tiro libero, spara. Penso che sia il dalek che ammazza più persone di fila nella serie, almeno nella nuova!
Naturalmente anche il dalek senza armatura che controlla la ragazza è angosciante e ci sono dei bei momenti non espressi, come il modo in cui il suo volto parzialmente controllato sorride quando sente la polizia seguirla. A me dispiace perché avevo un soggetto di un dalek che arrivava sulla Terra rompendosi e doveva sostituire la propria coscienza con quella di una ragazza e quindi veniva lentamente sopraffatto dalle emozioni umane per un fanbisode, ma tanto non avrebbe mai visto la luce del sole.
La trama secondaria del padre di Ryan si interseca con la principale nel momento in cui si scopre vendere forni a microonde che potrebbero danneggiare il dalek… e sarei perfettamente d’accordo, non fosse che il metallo riflette le microonde, non le assorbe. Impariamo le cose con le recensioni di Doctor Who: il motivo per cui non si mette l’alluminio nel microonde è che riflette indietro le radiazioni, che vengono nuovamente riflesse dal metallo interno al forno e continuano ad accumularsi. Quando -mettendola brutalmente- due onde si schiantano, creano una scarica elettrica innocua. La riflessione non è perfetta e entrambe le superfici di metallo si scaldano, ma l’alluminio è più sottile del metallo interno, portandolo a raggiungere alte temperature a cui reagisce ossidando con l’aria in poco tempo. Ma bombardare una lattina di microonde? Nemmeno con la frettolosa spiegazione scientifica del Dottore, che mi suona sempre strana.
MA NON IMPORTA, PERCHÉ C’È UN DALEK CONTRO UN CARROARMATO!!!
Il finale è ridondante, anche se passa per la testa l’idea che il padre di Ryan diventi prigioniero dei dalek gettando basi per la stagione 12. E passa anche molto in fretta perché la posta in gioco è tutta la terra -senza più UNIT a difenderla. Oh, a proposito della UNIT: WTF?! È stata smantellata per colpa del Brexit?! È come se Chibnall si fosse svegliato in piena notte e si fosse reso conto di non aver messo un tema sociale al centro di una puntata, così ha messo un paio di frecciate qua e là, ossia questa e quella del “non c’è più internet, ho paura che dovremo fare conversazione” [musica drammatica]. Comunque, in generale, la UNIT della serie nuova non è ben fatta, quindi pace. Perché? Oh, ne avrei parlato in recensioni passate, ma principalmente per il doppio episodio sugli Zygon, una fiera della mancanza di ritmo narrativo, molto classica nella sua impaginazione, che è proprio quanto bisognerebbe lasciare resti alla serie classica.
Quindi l’episodio non è perfetto. Non importa, non importa per niente. C’è un dalek che combatte un carroarmato. Aspettate, non ho reso l’idea:
NON IMPORTA, C’È UN DALEK CHE COMBATTE UN CARROARMATO!!!
“Ma Six, questa è una cosa troppo superficiale per”
DALEK. CONTRO. CARROARMATO!!!
“Sì, ok, ma…”
“Ehm, però non credi che”
“Okay.”
Okay, mettiamo le i sui puntini: ho sempre sognato di vedere un plotone militare combattere un dalek, ma volevo che fosse almeno una battaglia degna. In tutta franchezza niente mi spiega come possa l’armatura di un dalek sopravvivere a fuoco pesante e non a microonde, o a tre eserciti estremamente agguerriti, ma armati unicamente di armi medievali.
Comunque, eccetto qualche singhiozzo, tra la questione dalek che hackera centro nervoso umano e dalek che stermina per davvero, ho trovato la puntata elettrizzante nel complesso e ho sentito la minaccia del nemico numero 1 del Doctah per davvero, come ai tempi di Eccleston. Ci sono tante opinioni contrastanti sulla puntata, la mia è per una volta estremamente positiva. Devo dire, però, che non mi ha veramente tenuto incollato allo schermo, l’ho seguita con attenzione, ma mettendo in pausa diverse volte per cucinare e mangiare guardandola. Questo, però, potrebbe benissimo essere colpa della mia tolleranza che si è abbassata e non della puntata, prendetela come volete.
E boh, basta recensioni, per un bel po’, salvo quelle speciali che stanno arrivando sugli speciali del 2009, per un bel volo di nostalgia a quando avevo 21 anni. E non guardavo Doctor Who. Boh, avete capito lo stesso lo spirito:
Fino ad allora, stay tuned, stay TARDIS, ciao dal vostro
~Six