Recensione The Name of the Doctor – 10 anni dopo
The Name of the Doctor è il tredicesimo episodio della settima stagione di Doctor Who. Scritto da Steven Moffat e diretto da Saul Metzstein questa puntata è una delle più importanti tra quelle riguardanti il personaggio di Clara. L’episodio comincia nelle segrete di Madame Vastra dove un uomo imprigionato (De Marco) chiede di poter parlare con lei in quanto ha delle informazioni sul Dottore da comunicarle. L’uomo afferma che il Dottore ha un segreto che si porterà nella tomba e che ora è stato scoperto. Nel frattempo Strax il Sontaran si trova a Glasgow e riceve un telegramma che interrompe i suoi programmi, chiede quindi a un uomo con il quale stava discutendo animatamente di tirargli un colpo per farlo svenire. Strax si risveglia quindi in una sorta di dimensione onirica dove intorno a un tavolo sono riunite Madame Vastra e Jenny.
Clara intanto si trova a lavoro in una casa con due bambini e riceve anch’essa una lettera da Madame Vastra. La lettera è cosparsa di un particolare sonnifero, Clara cade addormentata e si risveglia anch’essa al tavolo a cui sono presenti la mittente della lettera e Strax. Qui compare infine anche River Song e Madame Vastra spiega a tutti i suoi ospiti che l’uomo con cui ha parlato nelle segrete le avrebbe comunicato le coordinate spazio-temporali del più grande segreto del Dottore. Jenny all’improvviso si sente male nella dimensione onirica, dice che qualcuno sta spiando l’incontro e di essere stata uccisa nella realtà.
Madame Vastra torna alla dimensione della realtà e si ritrova circondata da degli uomini con il volto bianco e un cilindro nero. Lo stesso fanno gli altri che erano presenti alla riunione e gli uomini dicono loro che saranno in pericolo se il Dottore non si presenta a Trenzelor. Clara riferisce al Dottore cosa è successo e non appena gli nomina Trenzelor il Dottore inizia a piangere. Il Dottore spiega a Clara che Trenzelor è un nome che ha già sentito e la collega al Tardis perché le coordinate che ha visto alla riunione con Madame Vastra vengano inserite nel sistema di navigazione, aggiungendo inoltre che Trenzelor è il luogo dove lui è sepolto, dove si trova la sua tomba.
Il Dottore e Clara partono per Trenzelor per salvare River, Madame Vastra e Strax. I due arrivano sul pianeta e trovano il Tardis del Dottore distrutto, morto. River Song contatta telepaticamente Clara, ma il Dottore non può vederla, come se fosse rimasto uno strascico del collegamento onirico effettuato in precedenza. Nel frattempo, però, il Dottore vede la tomba di River Song su Trenzelor e capisce che anche lei è morta con lui. River suggerisce a Clara che la sua tomba è una finta tomba e che rappresenta in realtà un ingresso per il sepolcro e i due vi entrano. Nel frattempo Drax e Madame Vastra, rapiti dagli esseri misteriosi, si trovano riunchiusi in una stanza in un luogo non precisato insieme a Jenny apparentemente morta. Strax le riavvia il cuore e lei si riprende. Subito dopo si avvicinano a loro gli esseri misteriosi capitanati dal Dottor Simeon che da loro il benvenuto nella tomba del Dottore.
Intanto il Dottore e Clara si muovono nelle catacombe del sepolcro insieme allo spirito di River visibile solo da quest’ultima. Il Dottor Simeon svela a Jenny, Vastra e Strax di non avere più il suo corpo e di poter usare quello degli esseri misteriosi dal volto bianco. Mentre il Dottore e Clara continuano ad andare avanti quest’ultima comincia a sentirsi poco bene e afferma di essere già stata in quel posto, nel Tardis. Clara ricorda al Dottore la conversazione sul fatto che lui continua a incontrarla sempre. Il Dottore e Clara raggiungono il Dottor Simeon e lui dice loro che per poter aprire la tomba del Dottore è necessaria una parola chiave: il nome del Dottore. Simeon ordina agli esseri dal volto bianco di uccidere gli amici del Dottore se lui non gli rivela il suo nome, lui esita ma all’improvviso le porte della tomba si aprono e compare River Song che spiega di essere stata lei a dire il nome del Dottore per far aprire le porte. Il Dottore fa strada a tutti all’interno della sua tomba, il Tardis, e al suo interno è visibile una luce misteriosa che rappresenta la cicatrice dei viaggi nell’Universo del Dottore, ciò che è rimasto di lui dopo la sua morte. Il Dottore, dopo averla vista, comincia a sentirsi male per il paradosso spazio-temporale e Simeon decide di provare a entrare all’interno della luce luminosa. Il Dottore lo avverte che facendo così brucerà, ma lui prova ad entrare lo stesso. Madame Vastra spiega che così facendo Simeon sta riscrivendo il Dottore, facendolo morire in ogni dimensione mentre lui si contorce dal dolore. Clara dice al Dottore di dover entrare nella luce luminosa per salvarlo, lui le dice di non farlo ma lei decide di proseguire. Madame Vastra spiega che in questo modo verranno create milioni di versioni di Clara in ogni linea temporale e il suo vero io scomparirà. Clara entra nella luce luminosa e il Dottore si riprende anche se Simeon e Clara sono ancora nella luce luminosa. River tenta di fermare il Dottore e lui riesce ad afferrarla anche se per tutto l’episodio non l’ha vista. Le dice che in realtà ha sempre potuto vederla ma non le ha parlato perché aveva paura che gli facesse troppo male. Il Dottore dice a River che in quel momento loro sono tutti echi. River dice al Dottore che era in contatto mentale con Clara e che quindi lei non è morta perchè altrimenti lei non sarebbe lì. River sparisce e il Dottore entra nella luce luminosa. Clara si risveglia in un luogo non specificato e all’improvviso sente la voce del Dottore, lui le dice che lei si trova nella sua linea temporale e che quindi tutto attorno a lei è il Dottore, ogni suo giorno e tutto quello che ha vissuto. Il Dottore dice a Clara che senza di lei non può uscire e le manda una foglia, la foglia che l’ha portata al mondo, grazie alla quale i suoi genitori si sono incontrati. Il Dottore le dice di stringerla, seguirla e che quella foglia l’avrebbe riportata a casa. Clara cammina e ritrova il Dottore, ma i due vedono un’ombra che il Dottore spiega essere una versione di se stesso che vuole dimenticare. Clara dice che pur avendo visto tutte le versioni del Dottore non riconosce quell’ombra e Il Dottore afferma che quell’ombra è una versione di sè che ha infranto una promessa e che rappresenta il suo più grande segreto. Il Dottore prende quindi con sè Clara e si avvia ad uscire dal luogo non specificato mentre la puntata termina.
The Name of The Doctor, secondo il parere di chi scrive, è uno dei due episodi più importanti riguardanti il personaggio di Clara, il climax di un processo portato avanti per tutta la settima stagione. Fin dalla prima volta che la nuova Companion viene nominata capiamo, infatti, che c’è qualcosa in lei di speciale, un mistero che viene rivelato pian piano allo spettatore e di cui fino a questo episodio non se ne comprendono a pieno le sfumature. Clara è la ragazza impossibile, colei che ha conosciuto ogni versione del Dottore e che è sempre stata lì per lui, ma come è stata possibile questa cosa? Clara è un essere sovrannaturale diverso dai normali umani? Si tratta di un alieno? Queste sono solo alcune delle domande che lo spettatore si pone fino a questa puntata in cui la risoluzione ad esse è messa in scena in maniera magistrale, con una spiegazione perfettamente coerente con gli standard e le aspettative imposte da Doctor Who nel corso degli anni, una serie televisiva il cui maggior pregio è forse proprio la capacità di poter riscrivere in continuazione parti del passato del Dottore, aggiungendo sempre qualcosa di nuovo e facendolo sembrare perfettamente plausibile, in un contesto dove tutto è possibile e nulla scontato.