Recensione 42
Scritto da Chris Chibnall e diretto da Graeme Harper, 42 (in Italiano Impatto Solare) è il settimo episodio della terze serie di Doctor Who.
La puntata inizia con il Dottore che cerca di modificare il cellulare di Martha per permetterle di telefonare a chiunque da qualsiasi punto nello spazio e nel tempo. All’improvviso il Tardis capta una richiesta di aiuto e i due si precipitano sul luogo indicato, ritrovandosi in una sorta di caldaia sotterranea, all’interno di un astronave, dove incontrano alcuni membri dell’equipaggio. Questi raccontano loro che l’astronave è ferma per dei problemi, che hanno mandato una richiesta di aiuto che è stata captata dal Tardis e che hanno solo 42 minuti prima che l’astronave su cui stanno viaggiando impatti con il Sole. Il Dottore si reca nella sala macchine dell’astronave per cercare di riparare il guasto e nota che il motore potrebbe essere stato manomesso da qualcuno volontariamente. Mentre discutono su come cercare di accedere ai motori ausiliari della nave, uno dei membri dell’equipaggio (Korwin), e marito del capitano McDonnell, viene colto da un bruciore molto forte e il Dottore, analizzandolo con il suo cacciavite sonico, si accorge che la sua temperatura è molto alta e che probabilmente ciò che lo ha colpito è un’infezione. L’uomo viene sedato e lasciato riposare in infermeria. Nel frattempo Martha e un altro membro dell’equipaggio, Riley, tentano di aprire le porte per arrivare ai motori ausiliari. Per poterlo fare bisogna rispondere ad alcune domande di cultura generale e, per aprirne una, Martha chiama sua madre con il cellulare che il Dottore le ha modificato all’inizio dell’episodio affinché possa aiutarla con la risposta. Nel frattempo Korwin si risveglia e comincia a dirigersi verso l’infermiera rimasta con lui, tenendo gli occhi sempre chiusi. Non appena li apre, una luce violentissima esce dai suoi occhi e colpisce la donna che viene vaporizzata all’istante.
Il Dottore si reca sul posto e scopre che Korwin non è stato infettato, ma invaso da qualche tipo di virus o parassita. Korwin trova un’altra ragazza dell’equipaggio e colpisce anche lei, mentre il Dottore e McDonnell discutono sul fatto se il parassita sia curabile o no. Korwin trova un terzo membro dell’equipaggio, Ashton, e contagia anche lui. Quest’ultimo si dirige verso Martha e Riley per attaccarli, ma loro riescono a scappare momentaneamente e a rifugiarsi in una cabina della nave. In un altro punto di questa, nello stesso momento, Korwin attacca McDonnell, la quale viene però salvata da un altro membro dell’equipaggio (Scannell), che apre una valvola della nave per far investire Korwin da un getto di vapore molto potente che sembra ucciderlo.
Intanto la cabina su cui si trovano Martha e Riley si stacca dalla nave principale dirigendosi verso il sole. Il Dottore chiede quindi a Scannell di portargli una tuta spaziale mentre Riley e Martha continuano ad andare alla deriva verso il sole. All’interno della capsula i due iniziano ad aprirsi l’uno verso l’altra e si percepisce che, in un altro tempo e in un altro contesto, tra loro due sarebbe potuto nascere qualcosa di romantico.
Ashton intanto continua a vagare per la nave cercando di attaccare altre persone. Il capitano lo trova e lo attacca, uccidendolo esponendolo a una temperatura vicinissima allo zero assoluto all’interno della camera di stasi della nave. Il Dottore si prepara con la tuta per uscire dalla nave e recarsi a salvare Martha e Riley, mentre Martha decide di chiamare sua madre per dirle addio visto che non sa se sopravvivrà. Mentre la chiamata è in corso viene inquadrata sua madre che parla al telefono e, dietro di lei, una donna che cerca di intercettare la chiamata, per capire dove si trova Martha. Il Dottore riesce a reinvertire il magnetismo della capsula dove sono Martha e Riley ed essa comincia a tornare verso la nave. Si accorge nel frattempo che il Sole è vivo e, tornato sulla nave, anche lui appare come impossessato dallo stesso parassita che ha colpito Korwin e Ashton. Il Dottore spiega che il Sole è vivo e che è arrabbiato con l’equipaggio della nave perché ha scavato sulla superficie solare in cerca di carburante, senza preoccuparsi che su di esso ci fosse vita. Il Dottore chiede di essere portato alla camera di stasi perché il Sole si sta impossessando di lui e bisogna ucciderlo esponendolo a una temperatura molto bassa. Nel frattempo Korwin, che sembrava morto, si riprende. Martha inserisce il Dottore nella camera di stasi impostando la temperatura sullo zero assoluto mentre Korwin da un’altra stanza toglie l’energia alla nave disattivando così anche la camera di stasi. Nel frattempo Riley e Scannell cercano di riattivare i motori ausiliari. Il capitano della nave reincontra Korwin che inizia a inseguirla, lei decide di aprire un portellone e di sacrificarsi gettandosi con lui verso il sole. Intanto Riley e Scannell riescono ad aprire l’ultima porta che conduce ai motori ausiliari e Martha dice loro di liberarsi delle particelle di sole nel carburante, riversandolo sul sole. Quando questo accade, l’essere che si era impossessato del Dottore lo lascia libero, i motori ausiliari della nave ripartono ed essa comincia ad allontanarsi dal Sole. Prima di andare via però, Martha e Riley si baciano, a conclusione del rapporto che si è instaurato tra loro nel corso dell’episodio. Il Dottore e Martha tornano sul Tardis e il Dottore consegna a Martha una copia della chiave della sua astronave, ringraziandola per averlo salvato. Martha chiama sua madre che la invita a cena il giorno stesso e che, alla fine della chiamata, consegna il cellulare ai membri dell’organizzazione comparsi anche negli episodi precedenti.
42 è un episodio che non porta granché avanti la storyline orizzontale della terza stagione, anche se verso la metà e alla sua conclusione compaiono nuovamente gli uomini di Harold Saxon già presenti negli episodi precedenti e che percorrono trasversalmente tutti gli episodi di questa stagione.
Per tutta la sua durata, 42 è una puntata pervasa da azione pura, con pochissimi momenti di stasi e un’adrenalina che permette allo spettatore di arrivare alla conclusione senza accorgersi del tempo che è passato. Il titolo stesso, 42, rafforza questo concetto in quanto, così come dice, al Dottore e all’equipaggio della nave rimangono esattamente 42 minuti per potersi salvare, che corrispondono alla durata dell’episodio. Lo spettatore ha così la percezione di star vivendo quello che succede ai personaggi in tempo reale, lì con loro, senza pause e con il solo vantaggio di poter vedere cosa succede in due luoghi differenti nello stesso momento.