Smith and Jones – 15 anni dopo
Come presentare companion nuovi con tinte classiche
Ci sono companion che sono scritti bene ma non vengono molto ricordati, e poi ci sono companion che lasciano il segno: è questo il caso di Liz Shaw, Jo Grant e Sarah Jane Smith.
Ma vi starete chiedendo: perché parli di queste vecchie companion del terzo Dottore quando dovresti parlare di Smith and Jones? Beh, a questo ci arriveremo dopo, iniziamo con la sinossi dell’episodio.
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Mentre va al lavoro, la studentessa di medicina Martha Jones, dopo una serie di telefonate da vari membri della sua famiglia, tra cui sua sorella, suo fratello e i suoi genitori divorziati e la ragazza di suo padre, viene interrotta da uno sconosciuto che si toglie la cravatta , sorride e dice: “Così, vedi?” e se ne va. Confusa, Martha prosegue verso il Royal Hope Hospital. Dopo il solito giro degli studenti di medicina, durante la pausa Martha parla al telefono con sua sorella Tish e dopo aver visto che fuori piove, la sua collega, Julia Swales , e la sorella la avvertono entrambe che la pioggia sta salendo invece che scendendo. C’è un tremito violento, e quando Martha guarda di nuovo fuori, si rende conto che l’ospedale è sulla Luna. Sulla Terra, dell’edificio non è rimasto nulla, nemmeno il seminterrato; tutto ciò che resta sono i tubi rotti, che sgorgano acqua. Tish guarda con orrore, mentre il TARDIS si trova nelle vicinanze.
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Sarà come sempre il Dottore a dover risolvere la situazione, scoprendo che l’ospedale senza volerlo ospita un alieno plasmivoro, ovvero che si nutre di sangue, e la forza di polizia spaziale, i Judoon, hanno trasportato l’ospedale nello spazio per “metterlo in quarantena” e trovarlo. Sarà proprio la stessa capacità dell’alieno di assorbire e quindi cambiare il proprio sangue a farlo scoprire dai controlli quando assorbirà quello del Dottore che riesce abilmente a farsi credere umano.
Dopo essere quindi tornati sani e salvi sulla terra, il Dottore convincerà Martha a entrare nel TARDIS e partire all’avventura.
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Questo episodio comincia con un Dottore solo, senza la sua Rose di cui sente la mancanza, ma l’episodio in realtà la prima cosa che ci fa vedere è Martha alle prese con la sua routine, quasi come in Rose tutto cominciava con la routine della stessa. Alla fine di questo episodio, cominceremo anche a intravedere però ciò che la differenzia molto da Rose, e che in tutta la stagione verrà esplorato culminando con Martha che, per sua pura forza di volontà e voglia di non arrendersi, camminando per tutta la terra salverà il Dottore. Ecco, la differenza è questa: Martha è una donna fatta e finita, indipendente e con una grande forza d’animo; e questo la accomuna molto a Liz Shaw, Jo Grant e Sarah Jane Smith (e a un certo punto arriveranno anche a incontrarsi e conoscersi bene, ma solo negli spin-off); dalle stesse, inoltre, (soprattutto Liz) prende molta ispirazione, avendo una cugina che lavora in Torchwood e finendo a lavorare sia per la stessa che per la UNIT come le altre 3.
Ecco quindi come presentare una nuova companion, con tratti da grandi companion classiche, e un episodio dall’impianto anch’esso molto classico. Insomma, un ottimo episodio per aprire una nuova stagione e nuove avventure per il nostro amato Dottore.
Questo episodio, quindi, a mio parere vale un bel 9.
È tutto, vi aspetto a una prossima recensione,
~Five