The Runaway Bride – 15 anni dopo
Scritto da Russel T. Davies e diretto da Euros Lyn, è il secondo speciale di Natale della serie nuova di Doctor Who, a cavallo tra la fine della seconda stagione e l’inizio della terza. E’ andato in onda in Regno Unito il 25 dicembre 2006 e in Italia il 6 luglio 2008.
Arrivata ormai a un passo dall’altare, Donna Noble (Catherine Tate) si ritrova trasportata all’interno del TARDIS, dove incontra il decimo Dottore (David Tennant), reduce degli eventi di Canary Warf e della Baia del Lupo Cattivo. Burning up a sun just to say goodbye.
Il Dottore riporta Donna a Londra e, dopo una serie di complicazioni che includono taxi che non si fermano e dei robot-babbo Natale che tentano di rapire Donna, raggiungono il ricevimento per il suo matrimonio. Qui il Dottore scopre che Donna ha assorbito una enorme quantità di particelle Huon, che furono distrutte dai Signori del Tempo nei tempi oscuri e il cui unico residuo esistente si trova nel cuore del TARDIS stesso. I robot sembrano attratti da queste particelle e attaccano la sala dove si tiene il ricevimento, ma il Dottore li ferma usando il cacciavite sonico sull’impianto audio. Scopre quindi che sono controllati da una nave spaziale, una specie di stella a otto punte con delle ragnatele sia dentro che fuori. Ogni tanto la BBC potrebbe anche dare una ripulita agli studi.
Il Dottore si fa accompagnare da Donna e Lance, il suo fidanzato, negli uffici dell’azienda per la quale lavorano, che è in realtà proprietà dell’istituto Torchwood. Un tunnel sotterraneo la collega alla diga del Tamigi, dove trovano un laboratorio segreto che produce le particelle Huon, e dove si trova una fossa apparentemente collegata col centro della Terra. Qui fa la sua comparsa l’imperatrice degli Aracnoss, una specie di ragni enormi e rossastri con volto e busto umani e più zampe di quante ne vorreste contare, sterminati dagli imperi nascenti nei tempi oscuri, Signori del Tempo inclusi. Probabilmente non conoscevano il detto “ragno porta guadagno”, e infatti vedi che fine hanno fatto.
Si scopre quindi che in realtà Lance è sempre stato in combutta con l’imperatrice, e che nei sei mesi da quando si sono conosciuti ha somministrato le particelle Huon a Donna mettendole nel caffè che le offriva sempre. Il Dottore e Donna viaggiano 4,6 miliardi di anni indietro nel tempo, raggiungendo il momento in cui nacque la Terra, per scoprire che al suo centro si trova una nave Aracnoss: l’imperatrice vuole risvegliare i suoi figli, in letargo nella nave, utilizzando le particelle Huon somministrate prima a Donna e poi a Lance. Il quale viene gettato nella fossa. Quando si dice, oltre il danno pure la beffa.
Risvegliati i propri figli, l’imperatrice fa scendere la propria nave sopra Londra e inizia ad attaccare gli umani. Il Dottore si ferma ad affrontarla, offrendole una via di fuga pacifica: un pianeta sicuro per gli Aracnoss. L’imperatrice si rifiuta, quindi il Dottore fa saltare parte della diga del Tamigi, le cui acque si riversano nel laboratorio e nella fossa. Gli Aracnoss sono sconfitti, ma l’imperatrice torna nella sua nave, solo per vederla distrutta poco dopo sotto i colpi di un carro armato.
Il Dottore riporta Donna a casa, non prima di averle offerto l’opportunità di viaggiare assieme a lui. Donna rifiuta, consigliandogli però di trovarsi qualcuno che “lo tenga a bada”.
Onestamente, non è mai stato uno dei miei speciali di Natale di Doctor Who preferiti, e anche dopo averlo rivisto il mio parere rimane lo stesso. Una storia interessante, ma l’episodio non spicca, e non rientra sicuramente nella lista degli episodi che consiglierei.
Ciò nonostante, ci sono comunque alcuni punti interessanti che andrei ad analizzare.
Innanzitutto, è la prima comparsa sulle scene di Doctor Who di Donna Noble. Ai tempi ancora non lo sapevamo, ma sarebbe diventata companion per tutta la quarta stagione. Sembra non esserci una particolare motivazione per questo hiatus tra la sua prima comparsa e la sua partecipazione in pianta stabile, possiamo presumere che fosse impegnata con altre produzioni. Il suo ritorno è comunque stato fortemente apprezzato tanto dal produttore, il quale l’ha definita una dei più grandi talenti del Regno Unito, quanto dalla stessa attrice, che non vedeva l’ora di tornare in scena accanto al Dottore.
Sicuramente vediamo fin da questo episodio la caratterizzazione del personaggio di Donna: una persona apparentemente mediocre, poco importante, che non spicca per particolari talenti ma che sembra trovarsi lì un po’ per caso, un po’ a causa dell’intervento degli altri e non tanto per scelta. Una caratterizzazione che, come ben sa chi ha visto e apprezzato la quarta stagione, viene totalmente smentita, al punto in cui Donna diventa “la donna più importante dell’universo”.
E’ molto apprezzabile anche la chimica che si instaura fin da subito tra il Dottore e Donna, basata sicuramente non sull’attrazione fisica ma su un battibeccare talmente ben riuscito che sembra quasi naturale. Cosa che probabilmente è, come ben vediamo nella quarta stagione e in altri lavori televisivi e teatrali in cui fanno coppia.
Inizialmente il Dottore è ancora fortemente condizionato da quanto accaduto a Rose, che, vi ricordo, si trova intrappolata in un universo parallelo. Ciò nonostante, la particolarità della situazione in cui si trova gli permette di non perdere il suo smalto e di gettarsi a capofitto in questa nuova avventura, alla ricerca di cosa abbia causato il suo incontro con Donna.
E in questo episodio, forse più che in altri, esce fuori il suo lato più umano. E più vendicativo. Sì, compatisce Donna per la sua situazione, come sempre cerca di offrire una buona uscita al suo avversario, ma nel momento in cui si trova contrastato, non perde tempo e mostra subito il suo lato più duro, ponendo fine, come già tentarono di fare i Signori del Tempo, agli ultimi sopravvissuti di un’intera razza. In netto contrasto col Signore del Tempo rinnegato che rifugge le azioni del suo popolo, dal momento che poi si trova a compierle lui stesso, apparentemente senza grandi rimpianti. Un vero e proprio timelord victorious, che ancora non ha imparato che il Dottore non può salvare tutti quanti, per quanto ci provi.
Due piccole chicche finali, che probabilmente i più non avranno notato.
Quando il carro armato spara contro la nave Aracnoss, uno dei soldati dice che si tratta di “ordini del signor Saxon”. Non possiamo esserne certi, ma è molto probabile che si tratti di un riferimento a quanto avverrà alla fine della terza stagione, in cui Saxon è il primo ministro inglese. E sappiamo tutti chi sia in realtà, vero? Tu non sei da solo, Dottore.
Ottima come sempre la colonna sonora di Murray Gold, sia con alcune canzoni natalizie sapientemente riarrangiate, sia con il tema Vale Decem che accompagna l’addio a Donna.