Un Ladro del Tempo!
Ispirata a diverse serie fantascientifiche sia realizzate sul Web che per la TV, VINCENT KOSMOS è sicuramente la novità nel campo della fantascienza (SCI-FI) fatta in casa sul vasto mondo del web. La serie racconta di un ladro, "VINCENT KOSMOS", che servendosi prima della sua astronave (molto particolare, a forma di piramide) che viaggia nello spazio - tempo, e poi di una "porta rossa temporale" varca i confini dell'impossibile per rubare oggetti di valore (ma anche senza valore se gli piacciono...) in vari pianeti dell'universo e nella varie epoche, remote e future.
Diverse serie fantascientifiche… Quanto c’è di Doctor Who in Vincent Kosmos?
Bella domanda. Sicuramente abbastanza perchè da piccolo ho iniziato a guardare Doctor Who trasmesso in RAI con Tom Baker, anzi avevo costretto mio padre a costruirmi un cacciavite sonico e avevo anche l’action figure di Tom. Negli anni ho continuato a seguire la serie e destino vuole che il fotografo ufficiale di Baker sia stato anche nella mia serie in diversi episodi.
Tornando alla domanda, ci sono alcuni “richiami”, sicuramente il grimaldello quantico al cacciavite sonico, sicuramente i Socrads sono un po’ Dalek, ma Kosmos si differenza molto dal Dottore perchè è un ladro, non ha la stessa morale e in più ha sicuramente avuto più donne eheheh. In Kosmos c’è un po’ del Dottore, un po’ di Arsene Lupin, un po’ di Fonzie e un po’ di Mork, il tutto ben shakerato.
Personalmente ho conosciuto il tuo personaggio ad una fiera. Vuoi parlarci del suo… look eccentrico?
Il look è nato per caso quando nel 2008 sono diventato ufficialmente lo spin off della serie australiana “Damon Dark” partecipando all’episodio
intitolato “The time-thief”. Damon è molto serioso e ha un look sempre molto…ehm…dark. Kosmos doveva essere l’opposto, più casinista
ecc quindi ho pensato che una camicia hawaiana sarebbe andata benissimo. Poi nel tempo il look si è evoluto ma mantendendo gli occhialini di forma strana e quasi sempre il cilindro.
Inventarsi un personaggio non assicura la stessa popolarità rispetto al classico cosplay acchiappalike. Ma interpretare un original è un po’ come interpretare se stessi… oppure no?
Sostengo da sempre che Kosmos è me all’ennesima potenza o me se potessi lasciarmi andare veramente senza freni.
La prima fiera nel 2012-2013 l’ho fatta vestito da Kosmos e l’ho riportato in seguito anche come ospite sul palco di Vinadio e in altre occasioni. In realtà ho fatto molte foto perchè dobbiamo renderci conto che la gente in fiera in parecchi casi non conosce i personaggi ma è attratta dai costumi strani e dal modo di porsi.
Ok, quindi hai impersonato un… te stesso all’ennesima potenza! Ma come è nata l’idea di fare una serie web?
Nel 2008 stavo girovagando in rete cercando qualcosa che in effetti mi piacesse, un po’ tra X-Files, Zaffiro e Acciaio e il Dottore e mi sono imbattuto in “Damon Dark”, una serie web attiva da alcuni anni e che era stata anche su C31 Tv di Melbourne. Ho contattato il creatore Adrian Sherlock e da musicista gli ho chiesto se poteva inserire un mio brano nella colonna
sonora. Oltre ad aver accettato, ha voluto ricambiare il favore chiedendomi di apparire in un episodio (ovviamente a distanza) e abbiamo inventato Vincent Kosmos che in quell’episodio avverte Damon di un pericolo imminente. Da quel momento mi sono detto “perchè non tentare una serie mia?” ed è nato “Vincent Kosmos – the time-thief”, a budget zero.
Ci hai incuriositi… dove possiamo vedere la tua serie?
Il canale Youtube è: youtube.com/vincentkosmos
Non posso fare a meno di notare che la serie web italiana più longeva è… in inglese! Perché questa scelta?
Sono orgoglioso del fatto che è la più longeva (e probabilmente anche la prima webserie di fantascienza italiana), tutta in inglese. E’ in inglese
con sottotitoli in italiano proprio per il voler lavorare con attori stranieri il che mi costringe all’uso di una lingua più universalmente riconosciuta, ho attori da India, Inghilterra, Stati Uniti, Australia ecc e anzi alcuni di loro sono in seguito diventati famosi come Chelsi Archambeau che è apparsa in telefilm come “The glades” e Kelly Marie-Tran che è Rose Tico negli ultimi film di Star Wars.
Tra chi ci legge c’è sicuramente qualche pazzo che sta immaginando di inventare un suo original ispirato al mondo Whovian.
Che consiglio ti senti di dargli?
Nel mio caso l’ispirazione base non è venuta dal mondo di Doctor Who seppure poi abbia inserito dei dettagli in seguito (peraltro poi copiati nella serie TV “Criminal Minds” in un episodio ma questa è una storia lunga), ma la regola vale per ogni original, secondo me bisogna fare quello che si sente “proprio”, bisogna sentirsi a proprio agio, sicuri di se stessi. E nel caso del Dottore beh c’è un universo intero 🙂