DWOT 10/02/2020

Ciao a tutti e bentornati a DWOT, che sapete benissimo essere “Deja-Who: Ongoing Trend”.

La stagione corrente si sta rivelando un filo più tollerabile della scorsa: siamo a 6 puntate e possiamo salvare Spyfall, Tesla’s Night of Terror e Fugitive of the Judoon, per quanto Praxeus sia un altro punto estremamente basso: non è stato noioso come puntate della 11, ma… oh, sapete cosa? Non ho fatto la recensione la settimana scorsa, quindi facciamone una versione asciuttissima qui! Ricordo il mio format, Valeyard, in grassetto, dice le cose brutte, Six in normale dice le cose belle:

Praxeus colpisce soprattutto per il proprio tempismo: oltre a seguire una puntata la cui funzione principale era creare aspettative con una nuova senza nessuna apparente conseguenza a lungo termine, il tema epidemico è un tasto dolente con il corrente caso di coronavirus. Per il resto, porta a vedere il susseguirsi di diversi scenari fino alla rivelazione finale che il patogeno in questione si nutre di plastica e trova quindi terreno fertile dentro agli esseri umani e agli uccelli, pieni di microplastica. Questo problema, che è anche la denuncia sociale dell’episodio, potrebbe essere ironicamente risolto tramite batteri mangia plastica e ora spero che nessun fan del Dottore vi si opponga per aver visto questo triste esempio. I dialoghi tra i personaggi erano basilari, le location prive di immaginazione e abbiamo avuto uno sviluppo per il personaggio di Yaz, che ora calca le orme di Clara nella stagione 9, andando a cacciarsi nei guai, azione priva di conseguenze o minacce. Eravamo qui, travolti dalle conseguenze dell’episodio precedente, ora siamo in completa bonaccia. Meh

Tuttavia, questa è sia la difesa di Six che il riprendere dell’articolo principale, Praxeus non è senza momenti di redenzione: aver visto qualcosa in più dei companion è interessante, se -come dicono voci di corridoio- il trio di superstiti saranno i prossimi companion, averli presentati prima del loro debutto è un concetto inedito, dal momento che per Catherine Tate è stato quasi un caso, ed è una puntata interamente originale. Per il resto… mi rimetto alla clemenza della corte!

Nel complesso Praxeus merita un giudizio di 7.

Considerate che i miei voti sono in 13simi, perché così uso tutti i volti dei dottori, non gli metto di meno solo perché ho dato a Orphan55 un 6 sulla fiducia e comunque mi sa che ritratterò nella megarecensione finale. Come dicevo, Praxeus è piuttosto originale, come puntata. Se conoscete DW da un po’ di tempo, avrete notato alcuni suoi trope, come la famosa “base sotto assedio” o “base under siege” che di acronimo fa BUS, che è figo. Questo viene usato per quelle puntate in cui i personaggi sono in uno scenario confinato, nel quale la minaccia della settimana tenta di entrare, un trope molto popolare per l’era del secondo dottore, ricorrente ancora adesso, l’ultima puntata che mi viene in mente abbia usato il format è stata The Tsuranga’s Conundrum, ma anche se questa era un obbrobrio, anche capolavori come World Enought and Time rientrano nello schema. Ci sono poi le puntate di esplorazione, quelle di invasione e altre più difficili da catalogare, ma, insomma, ci sono delle strutture tipiche: questo non significa che gli episodi siano necessariamente interscambiabili, è solo una cornice all’interno del quale la storia avviene. Chi è fan Big Finish, potrà conoscere Human Resources, che cito per essere un ribaltamento dello schema BUS, ossia il Dottore (la voce soave di Paul McGann) si è infiltrato dentro a un complesso di uffici, nel quale sale la gerarchia in maniera da poter avere abbastanza controllo da far crollare le loro difese, perché l’ufficio altro non è che un gigantesco robot, impegnato in una guerra contro a un innocente da salvare… che poi qui c’è un altro colpo di scena che non vi rovino, imparate l’inglese e spendete un piccolo patrimonio per saperne di più.

In realtà lo cito per mostrare che non è vero che tutto sia già stato detto. Ovviamente si corre sempre il rischio di venire paragonati, è quasi salutare per un media essere un remix e una reinterpretazione di cose già viste, ma mi sembra che la stagione 12 lo stia facendo un po’ troppo. Andiamo a vedere:

Spyfall

• Il Dottore e soci vengono minacciati da un GPS, The Sontaran Stratagem
• Esseri incorporei vogliono usare gli umani per diventare tangibili nel nostro mondo, The Unquiet Dead
• Geniale e benigno alleato si rivela essere il Maestro, Utopia
• Il Dottore parla da un video preregistrato come fosse dal vivo, Blink
• I companion devono scappare dal resto del mondo, The Sound of Drums
• La tecnologia “smart” è usata da un’entità nemica per trasformare gli umani, Age of Steel
• Il Maestro deve fare “il giro lungo”, The Curse of Fatal Death

Orphan55

• Idilliaco luogo di cura si rivela basato su orribile menzogna, New Earth
• La luce ionizzante dovrebbe impedire ogni forma di vita, ma invece qualcosa è ancora là fuori, Midnight
• Umanità futura diventa mostri cannibali, Utopia
• Pianeta in rovina si rivela essere la Terra, The Mysterious Planet
• Il cambiamento climatico trasforma gli esseri umani in aberrazioni, Inferno

Nikola Tesla’s Night of Terror

• Genio nato prima del proprio tempo è compreso solo dal Dottore e companion, resta destinato a morire prima che il proprio talento sia apprezzato, Vincent and The Doctor
• Il nemico è la regina di una razza aracnide, The Runaway Bride

Fugitive of the Judoon

• I Judoon si comportano esattamente come in passato, persino timbrando le persone che controllano, sono alla ricerca di qualcuno che sembra umano, ma non lo è, causano danni collaterali in termini di vite umane, offrono compensazioni e pure i giochi di parole, ma lì è voluto, Smith and Jones
• Per quanto qui il coinvolgimento dei cybermen sia marginale, la puntata gioca praticamente in modo analogo a The Next Doctor, a meno del colpo di scena che qui è vero

Ora, boh, a parte qualche caso proprio esemplare, tipo le prime tre puntate, non la trovo una cosa così grave e resta il caso che sia un po’ di parte io. Non lo faccio manco apposta, eh, sono il primo a dirti che la stagione 10 pure aveva puntate che erano il remix di altre, tipo il finale della trilogia dei monaci, The Lie of The Land, mischiava insieme i buoni solo contro al mondo di Sound of Drums con il sacrificio del Dottore insufficiente compensato dal conseguente sacrificio della companion di The Rings of Akhaten, ma per me era figo perché sembrava proprio farlo apposta, tipo che ricontestualizzava meccanismi di storia in altre, un po’ come piace fare a Tim Burton quando fa i revival, che Moffat ce l’ha sta cosa, lo vedi anche in Sherlock che la maggior parte (forse tutti, non lo so) dei casi sono ammiccamenti ai casi classici, tipo A Study in Pink che era A Study in Scarlet o The Signs of Three che rifà a The Signs of Five [EDIT: che poi è The Sign of Four, ma l’ho detto che non lo so…) o nel recente Dracula, dove tenta di ricontestualizzare tutto il mito che si è creato attorno. Se però devo essere obiettivo -che in realtà no, mica mi pagano- io non te lo so dire se sia meglio o peggio come riutilizzava roba Moffat rispetto a come ora faccia Chibnall.

Quello che ti so dire è che quando vedo la terza roba che è presa di peso da altre puntate e messa lì, mi sale la rogna e comincio a cercarle pure forzate. Sta di fatto che, nel peggiore dei casi, stiamo rivedendo schemi presi da puntata che in media hanno 11-12 anni e quindi ti dico: se ce ne hanno bisogno per fare le cose fatte bene, facciano pure. Cioè, se vai a vedere, Into The Dalek -ok, a qualcuno non piace- era una bella puntata, ma prendeva di peso tanta roba da Dalek: sta cosa che hai un dalek che diventa buono e si immola per la causa e il Dottore che “sarebbe un buon dalek”, considerato che in inglese non c’è distinzione tra buon dalek e dalek buono. Però il colpo di scena è che Dalek stesso è l’adattamento televisivo di Jubilee, un’audio storia del sesto dottore! Posto che è moooooolto adattata, era una storia fatta solo di dialoghi di tipo 4 ore che sono diventati 45 minuti, però le vedi le cose che ritornano, tipo il parallelo tra le torture fatte al dalek e al Dottore e la companion che empatizza con il dalek. Non è una cosa brutta è più che mi pare… troppo? Non lo so. Tra l’altro vedo altri che scrivono la stessa cosa, su reddit, cioè che le puntate sembrano un mashup di episodi vecchi e loro ci vanno molto più sul pesante, quindi non mi pare nemmeno di aver spaccato il capello in quattro.

Per questo Praxeus, ripeto, è un episodio originale. Forse aveva qualcosa di già visto, toh, Saki (non la nostra, quella della puntata) era una scienziata aliena sotto mentite spoglie venuta sulla Terra per curare la propria razza, come i Vinvocci di The End of Time, ma mi pare l’unica cosa. Se ne fossero saltate tante altre fuori, avrei preso e cominciato a forzarle mentalmente, tipo che la divisione tra i companion e il Dottore ricorda The Zygon Invasion/Inversion e, per restare in tema, che Yaz che si caccia nei guai disobbedendo al Dottore ricorda Clara nella stagione 9 e… no, aspetta! Mi fermo, mi fermo!

Potrò sembrarti parecchio indeciso su questo articolo e il punto è che questa è una questione sulle scale di grigio, è molto soggettiva. Se ti metti a scavare e scavare e scavare e guardi le cose dalla giusta prospettiva, tutto quanto diventa il Gilgamesh, quindi è vero che “non c’è più niente di nuovo da scrivere”, ma è un problema che ci poniamo da tipo millenni. Quindi non ti voglio dire “è così, non sono bravi e questo è un problema”, ma più “guarda, a me pare che stiano facendo questo, pure un po’ troppo per essere un caso, se tirano fuori storie passabili, bene, intanto fatti un’opinione tua”.

Boh, adesso va in onda la settima puntata (mentre sto scrivendo), vado a guardarla, che devo pure fare la recensione breve. Spero sia davvero bella, perché di mio ho l’hype al minimo, ma ve lo dico domani

~Six