ARACHNIDS IN THE UK, Recensione di Brig
Partiamo da un presupposto, non sono aracnofobico. Mia madre lo è, quando ero piccolo se lei vedeva un ragnetto iniziava a strillare e io mi avvicinavo, lo facevo salire sulla mia mano e lo andavo a posare in giardino (ben lontano dalla sua vista).
Cosa mi lascia dunque questa puntata? Beh, ben poco, mi duole dire.
È bello conoscere la famiglia di Yaz ed è composta da personaggi piacevoli che vorrei proprio rivedere. Anche la ragazza stessa, per azione indiretta, acquista un po’ di spessore, ma è brutto dire che preferirei avere sua madre o suo padre come personaggi fissi?
Graham e Ryan si avvicinano tra loro con un percorso prestabilito talmente lineare che mi fa sperare che il padre del ragazzo arrivi presto a scombussolare le carte in tavola.
La settimana scorsa avevo applaudito al fatto che fosse percepibile la presenza di nonna Grace tra i due companion maschi, ma in questa puntata è stata fin troppo esplicita. Poco male, speriamo che non ne abusino successivamente.
Abbiamo una puntata di Halloween che punta a spaventare semplicemente mostrando in modo piuttosto gratuito dei ragni giganti perché, beh, i ragni fanno paura a molte persone no? Cosa facciano di preciso, quale sia il vero pericolo che rappresentano (per il mondo e per i protagonisti), come siano nati, cosa rappresentino allegoricamente (ah, gli horror con sottotesti politici e sociali, che bei ricordi!), niente di tutto questo è importante, ci sono ragni giganti!
Sia chiaro, in questa puntata abbiamo un commento socio-politico importante e me lo sono lasciato per ultimo apposta. Il cattivo è un ricco miliardario americano che punta alla presidenza. Chi rappresenti viene detto quasi esplicitamente nell’episodio e l’unico vero orrore sta nel fatto che un personaggio del genere potrebbe diventare uno degli uomini più potenti del pianeta. Ma, oltre ad arrivare un po’ in ritardo come monito, lo spunto non è sviluppato per niente e neanche ha un vero peso nella trama. Spero di rivederlo, altrimenti la considererò un’occasione sprecata enorme.
La puntata non è tuttavia da bocciatura. La scrittura è gradevole e i ragni sono davvero ben fatti. La scena finale, con i companion casuali che diventano Team Tardis, è d’effetto, ma forse al quarto episodio si dovrebbe aver concluso qualcosa di più. Solo io mi sento come ancora all’interno di un lungo episodio pilota, a cui sono stati aggiunti dei ragni per giustificare una puntata in più?